Europee. Media Usa, il boom dei populisti scuote l’Unione

newUSA, NEW YORK – L’esito delle elezioni europee irrompe sulle prime pagine dei giornali e sui siti della stampa americana, con qualche cenno anche al boom storico del Pd di Matteo Renzi. “Il successo dei populisti europei scuote i leader”, titola il New York Times definendo il risultato delle forze che si scagliano con rabbia contro l’establishment, “un boom che mette in difficoltà l’ordine politico del cuore dell’Europa che si era creato dopo la fine della seconda guerra mondiale”. Il giornale della Grande Mela osserva come movimenti xenofobi, razzisti e neo-nazisti, in Gran Bretagna, Danimarca e Francia “abbiano spostato a destra l’asse della politica dell’Unione”.

Anche l’Huffington Post apre il sito con la foto della leader del Front National, Marie Le Pen, e sotto il titolo: “La politica della Paura: l’avanzata delle forze radicali in tutta Europa scuote il Vecchio Continente”. Anche il Wall Street Journal titola preoccupato: “Un avvertimento all’Europa”. Ma nel sottotitolo cita anche il successo del Pd di Matteo Renzi: “Gli elettori premiano il riformatore italiano, come puniscono la crescita lenta”. In particolare, il giornale finanziario osserva come di solito le elezioni europee non attirino l’attenzione globale. Ma come stavolta sia diverso, vista la forte affermazione di partiti e movimenti populisti, a partire dal boom del Front National.

“Questo voto – scrive il giornale – dovrebbe essere una sirena d’allarme nei confronti dei politici centristi e dei tecnocrati europei sul fatto che le politiche seguite sinora portano all’estremismo politico”. Tuttavia, il Wsj elenca tra le buone notizie la tenuta del centro: “Molti prevedevano un crollo del Partito Popolare Europeo, pensiamo ai cristiano-democratici tedeschi e al francese Ump, che invece non c’è stato, visto che mantengono la maggioranza relativa”.

“L’altra buona notizia viene dall’Italia – conclude il quotidiano americano – dove il partito del premier Matteo Renzi conquista il 41%. Il riformatore Renzi qui ha messo in campo oltre 15 miliardi di dollari in tagli fiscali sul lavoro e l’impresa per i prossimi due anni, assieme a tagli alla spesa e alle riforme del sistema politico. Riforme simili avrebbero aiutato gli altri cittadini europei ed è incoraggiante che gli italiani le abbiano premiate con il voto”.

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