Fidel Castro: "Meglio un robot alla Casa Bianca"

L'AVANA – Nonostante gli 85 anni di età ed i postumi di una grave malattia, Fidel Castro non ha perso il gusto della provocazione nei confronti del nemico di sempre: gli Stati Uniti. L'ex lider maximo si è infatti detto convinto che, se fosse possibile, ''almeno il 90% degli americani, soprattutto ispanici, neri ed il crescente numero degli impoveriti esponenti della classe media, voterebbero come presidente un robot''.

La provocazione è contenuta nella seconda 'Riflessione' dell'anno, intitolata appunto 'Il miglior presidente per gli Usa' e pubblicata oggi dai media locali, controllati dal regime.

In essa Castro critica Barack Obama poichè, afferma, ''nella sua ricerca disperata di rielezione, fa sì che i sogni di Martin Luther King siano distanti più anni luce dalla Terra che il pianeta abitabile piu' vicino''.

Per il lider maximo, però, sono ancora peggio gli aspiranti candidati alla Casa Bianca repubblicani ed i capi del 'Tea Party', poichè ''tutti loro hanno piu' armi nucleari sulle loro spalle, che idee di pace nella testa''. Appunto per questa situazione, conclude Castro ''non è ovvio che il peggio del peggio è l'assenza nella Casa Bianca di un robot capace di governare gli Usa ed impedire una guerra che ponga fine alla nostra specie''.

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