Figi: leader golpista scioglie il consiglio dei capi dopo 130 anni

SYDNEY – Il primo ministro Frank Bainimarama, al potere nelle isole Figi dopo il golpe militare del 2006, ha sciolto e abolito il Grande Consiglio dei Capi, un'istituzione vecchia oltre 130 anni nella nazione-arcipelago del Pacifico.

Bainimarama aveva gia' ridotto notevolmente i poteri del Consiglio, prima di sopprimerlo interamente ieri sera, in una mossa che getta nuove ombre sulle sue promesse di ripristinare la democrazia nel Paese di 890mila abitanti. Sarebbe infatti un tentativo di impedire che l'esistenza dell'istituzione sia sancita anche nella nuova costituzione che ha il primo ministro ha promesso di entro il prossimo anno, prima di elezioni democratiche programmate per il 2014. Fondato sotto il regime coloniale britannico nel 1875, il Consiglio e' formato da 55 membri che ricevono la loro posizione per via ereditaria e godono di uno status privilegiato. Il Consiglio sovrintende alla vasta rete di capi locali, che riscuotono le tasse e forniscono servizi ai villaggi. In base alla costituzione del 1997, sospesa da Bainimarama, il Consiglio riempiva quasi la meta' dei seggi nel Senato e nominava il presidente e il vice presidente.

''Il Grande Consiglio dei Capi e' un prodotto del nostro passato coloniale e le Figi si devono concentrare su un futuro in cui tutti i figiani siano rappresentati sulle stesse basi'', ha detto il primo ministro. Da quando Bainimarama ha preso la guida delle Figi, le altre nazioni del Pacifico, a partire da Australia e Nuova Zelanda, hanno sempre piu' isolato il Paese, che due anni fa e' stato anche sospeso dal Commonwealth.

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