MONACO – “Tra guerre e terrorismo islamico il mondo è sempre meno sicuro”: è un vero e proprio allarme quello lanciato dai leader mondiali del G7 riuniti ad Elmau, in Baviera. I capi dei governi di Stati Uniti, Canada, Giappone, Gran Bretagna, Francia, Germania ed Italia si dicono “preoccupati dagli attuali conflitti che mostrano l’esistenza di un’erosione del rispetto della legge internazionale e della sicurezza globale”.
A preoccupare i leader del mondo sono non solo le guerre e i conflitti, come quelli in Medio Oriente, ma anche l’ondata migratoria che provocano:
“Le recenti tragedie nel Mar Mediterraneo e nella Baia di Bengala mostrano l’urgenza di affrontare il flusso globale di migranti e in particolare il crimine del traffico dei migranti. Siamo estremamente preoccupati per il crescente e senza precedenti flusso globale di migranti, causato da una moltitudine di conflitti e crisi umanitarie, situazioni economiche difficili e regimi repressivi. Le ”recenti tragedie umanitarie nel Mar Mediterraneo e nella Baia del Bengala mostrano l’urgente necessità di affrontare in modo efficace questo fenomeno e in particolare il crimine del traffico dei migranti. Riaffermiamo il nostro impegno a prevenire e combattere il traffico di migranti. Invitiamo tutti i Paesi ad affrontare le cause di queste crisi che hanno conseguenze cosi’ tragiche per molti. In Libia siamo molto preoccupati per la crescente minaccia terroristica, la proliferazione di armi e il traffico di migranti. A meno che un accordo non sia raggiunto, l’instabilità attuale rischia che la crisi di prolunghi. E’ il momento per ampie decisioni politiche. Chiediamo ai libici di tutte le parti di coglier questa occasione per accantonare le armi e lavorare insieme per trasformare le aspirazioni”.
IRAN – I leader hanno anche parlato del nucleare iraniano, Il G7 sostiene gli sforzi per un soluzione ampia con l‘Iran entro il 30 giugno in grado di assicurare la natura pacifica del programma nucleare di Teheran e di assicurare che l’Iran non acquisisca l’arma nucleare. Lo afferma il G7 nel comunicato finale, invitando il Paese a collaborare con l’Aiea (l’Agenzia internazionale dell’energia atomica), a rispettare i diritti umani dei suoi cittadini e a contribuire alla stabilità regionale.
RUSSIA – I G7 si sono anche detti “pronti a prendere ulteriori misure restrittive contro la Russia se non rispetterà gli impegni presi”. In particolare i leader sono pronti a rinnovare le sanzioni “fino a che la Russia non avrà attuato completamente gli accordi di Minsk”.