LOUGH ERNE (UK) – Vertice dei grandi in Irlanda del Nord: è filtrata, al secondo giorno di colloqui, la bozza del comunicato finale che comprenderà ulteriori stimoli per la crescita e l’occupazione, un saluto preoccupato al nuovo corso iraniano, ma un silenzio eloquente sul dopo Assad, perché, complice l’intransigenza russa, non si è trovato alcun accordo in merito. Per crescita e lavoro, dal G8 l’indicazione è di concentrare energie e risorse su tre priorità: “Sostegno alla domanda, sicurezza delle finanze pubbliche e riforme”. In particolare per l’Europa, è fondamentale progredire sulla linea dell’unione bancaria per evitare pericolose frammentazioni del sistema del credito.
Quindi lotta dura all’evasione fiscale: “Ci impegniamo a fare dello scambio automatico di informazioni tra le autorità fiscali il nuovo standard globale e lavoreremo con l’Osce per sviluppare rapidamente un modello multilaterale che renderà più facile per i governi trovare e punire gli evasori”. Anche contro i paradisi fiscali si può fare di più, contro l’elusione fiscale e la diffusa pratica di spostare delle grandi compagnie di spostare a piacimento i profitti a caccia di migliori condizioni fiscali (Apple insegna).