Cuba, la figlia di Raul Castro annuncia: “A settembre legge per le coppie di fatto”

Pubblicato il 13 Agosto 2010 - 18:12 OLTRE 6 MESI FA

”In autunno presenteremo un progetto di legge per le unioni legali delle coppie di fatto” a Cuba: ad annunciarlo è Mariela Castro Espin, figlia del presidente Raul Castro e paladina dei diritti degli omosessuali nell’isola caraibica. Direttrice del Cenesex (Centro Nazionale di Educazione Sessuale) e impegnata da sempre a combattere l’omofobia che pervade ampi strati della società cubana e dello stesso partito comunista, in un’intervista al mensile Marie Claire in uscita domani Mariela Castro afferma che ”la battaglia per i diritti umani deve includere anche quelli per una libera identità e sessualità”.

A settembre, la ‘battaglia’ si sposterà quindi all’Assemblea Nazionale Cubana: il Cenesex che dirige infatti non è un ente pubblico ordinario ma ha la facoltà di promozione legislativa e un seggio permanente all’Assemblea. Nel 2008 ha convinto il governo, non senza contrasti, a dare il via libera alle operazioni gratuite per il cambiamento di sesso (dieci interventi già conclusi, trenta persone in attesa): ”Al Cenesex – racconta – lottiamo contro l’omofobia. Teniamo corsi di educazione sessuale a cui partecipano gay, lesbiche, trans e le rispettive famiglie, perché è lì che si annida la violenza. Abbiamo corsi anche per avvocati, poliziotti, medici, per prevenire ogni tipo di discriminazione. Tra i nostri sessanta educatori ci sono persone di ogni orientamento sessuale. Il socialismo a Cuba ha commesso errori ma su questi temi – assicura – ora il mio Paese e’ tra i piu’ avanzati dell’America latina”.