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Gazprom taglia il gas alla Bielorussia. Riduzione del 30 per cento dovuta a ritardi nei pagamenti

di admin |22 Giugno 2010 11:28

La Russia ha deciso di tagliare il flusso di gas verso la Bielorussia. Il paese è accusato di non aver rispettato le scadenze previste per i pagamenti delle forniture. Aleksei Miller, amministratore delegato di Gazprom, ha annunciato che la riduzione del 30 per cento della fornitura è scattata nella mattina di martedì 22 luglio, a partire dalle 10 ora locale, le 8 in Italia. La decisione è stata presa d’accordo con il Cremlino. Medvedev aveva infatti annunciato già il 15 giugno che Minsk aveva cinque giorni di tempo per ripianare il debito con la Gazprom. Da Minsk, i vertici dello Stato avevano chiesto a Gazprom di saldare il debito non in denaro, ma attraverso lo scambio di veni. Lo stesso presidente russo ha però ricordato che, secondo la legislazione russa, i pagamenti esteri possono essere effettuati solo in valuta.

Da Minsk, Lukashenko ha minacciato di bloccare le forniture verso i paesi europei. Gazprom ha però deciso di monitorare il transito del gas sui condotti che portano l’”oro blu” verso Polonia e Germania. Se necessario, il colosso energetico è pronto a dirottare il flusso di gas verso l’Ucraina e da qui in Europa.

Su questo ennesimo scontro sulle forniture del gas, è intervenuto Konstantin Simonov, capo del Fondo Nazionale per la sicurezza energetica, istituzione che studia l’influenza dei fattori politici sull’industria energetica. Per Simonov, la leadership bielorussa non sta agendo in modo costruttivo, ma ha confidato che ben presto si troverà una soluzione e la situazione si normalizzerà.

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