Gb. Governo vende ville e palazzi all’estero per far soldi

Il consolato britannico a Danshui, Taiwan

LONDRA, GRAN BRETAGNA – La Gran Bretagna vende ville e palazzi all’estero di sua proprieta’ usati finora dal Foreign Office come ambasciate e consolati. Il piano di smobilitazione di immobili di pregio e in alcuni casi di valore storico servira’ a finanziare la crescente presenza della diplomazia di Sua Maesta’ in Paesi dalle economie emergenti come Brasile, Cina, India e in Africa.

Il Foreign Office ha incaricato due agenzie immobiliari di passare in rassegna il suo portafoglio immobiliare internazionale che include circa 5.000 proprieta’ in giro per il mondo, secondo quanto riferisce il Financial Times.

Non e’ stato ancora deciso quali immobili verranno messi sul mercato, ma l’obiettivo finanziario e’ definito: la vendita di alcuni ‘gioielli di famiglia’, in particolare nel Vecchio Continente, porterebbe a rastrellare quasi un quarto di miliardo di sterline entro il 2015 ed e’ stata descritta da un diplomatico come semplice ”riciclaggio di capitale” per pagare i costi di nuove sedi o l’ampliamento di sedi gia’ esistenti giudicate strategicamente piu’ importanti per la presenza globale del Regno Unito.

Il piano di dismissioni e’ gia’ cominciato. L’anno scorso il Foreign Office ha venduto asset per 19 milioni di sterline. Si tratta di una strategia parallela a quella della chiusura di ambasciate e consolati in Europa che alla fine dell’anno scorso ha colpito anche Firenze e Venezia: entrambe le sedi consolari erano in affitto e non rientrano dunque nel programma di vendite. Ma la filosofia e’ la stessa. ”Firenze serviva nell’Ottocento, quando i molti visitatori britannici avrebbero dovuto recarsi a Roma in carrozza mentre oggi ci si arriva in un’ora con l’Eurostar”, ha spiegato un funzionario del Foreign Office.

Il palazzo che ospitava il consolato fiorentino si trova sui Lungarni: i diplomatici britannici, che non ci lavorano piu’ da fine dicembre, hanno fino al 31 marzo per svuotarne gli spazi e consegnarli ai proprietari, la Cassa di Previdenza degli Ingegneri e Architetti Inair. Altri rami del governo britannico hanno gia’ avviato da tempo piani di dismissioni.

Lo ha fatto il ministero della Difesa con le Deepcut Barracks, caserme tristemente famose per la morte mai spiegata di alcune reclute tra il 1995 e il 2002. Il Cabinet Office ha messo sul mercato per 75 milioni di sterline il monumentale Arco dell’Ammiragliato sul Mall a Londra: il potenziale compratore potrebbe trasformarlo in albergo.

I nuovi introiti serviranno a incrementare la presenza diplomatica nelle nazioni del cosiddetto Brics, ovvero Brasile, Russia, India e Cina, con 50 funzionari in piu’ in Cina e 30 in India. Sono stati inoltre aperti consolati in Paesi come Madagascar, Sudan e la Repubblica Democratica del Congo.

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