Gentiloni punta su Hillary Clinton presidente Usa: “Spero..”

Gentiloni punta su Hillary Clinton presidente Usa: "Spero.."
Gentiloni punta su Hillary Clinton presidente Us. Nella foto Ansa (di i FABIO FRUSTACI) il ministro degli Esteri italiano mette a fuoco l’orizzonte, non solo politico

ROMA  – Hillary Clinton è il presidente Usa che il Governo italiano sogna, parola di Paolo Gentiloni, ministro degli Esteri che di sicuro non si  esposto senza sapere che anche Renzi la pensa come lui:

“Mi auguro vinca Hillary Clinton anche se Sanders e Trump lavorano elettoralmente sul sentimento di ingiustizia sociale molto diffuso nella popolazione”.

Secondo Paolo Gentiloni, che ha lanciato pubblicamente l’endorsement della Clinton alle presidenziali Usaparlando nel week end del 2 giugno al festival dell’Economia a Trento, oggi negli Usa vi è una difficoltà di interpretazione della leadership politica perché

“chi governa si trova stretto tra la necessità di governo e al tempo stesso di interpretare il sentimento di ingiustizia sociale diffuso nella popolazione, dopo la crisi degli ultimi dieci anni”.

Purtroppo anche Gentiloni non capisce che il disagio sociale c’entra poco. In America sono alla piena occupazione da manuale di economia. Il problema, là come qua,  che i partiti hanno deluso, i politici sono inadeguati come sempre e dovunque, la gente  stufa del loro birignao e dei loro luoghi comuni.

Gentiloni ha ricordato che chi sei mesi fa era scettico sulle possibilità di successo di Trump ora lo è un po’ meno, ma le ragioni non sono quelle del “disagio sociale” che piace tanto agli italiani: sono quelle di cui la sinistra in Italia si vergogna: sicrezza, immigrazione, ordine e legalità. Nel 1968 il disordine in Usa era al massimo, ancor più che da noi e le elezioni le vinse Richard Nixon, il partito del Law and Order.

L’endorsement italiano non è una banalità per la Clinton. Anche se l’Italia conta nel mondo come il 2 di coppe, in Usa la comunità di origine italiana è numerosa e importante. Difficilmente sarà mai in grado di esprimere un presidente ancora per un po’,  perché l’ombra del padrino incombe, ma conta molto per voti e peso economico.

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