Elezioni in Giordania, parlamento monocolore per la monarchia hashemita

Pubblicato il 10 Novembre 2010 - 17:33 OLTRE 6 MESI FA

All’indomani delle elezioni legislative giordane, la monarchia hascemita si ritrova con un parlamento monocolore, copia del precedente e pronto ad appoggiare le controverse politiche del governo in assenza dei principali gruppi di opposizione. La 16/a legislatura avrà  il compito, tra l’altro, di approvare una serie di delicate leggi su cui si discute da mesi: quella finanziaria per il 2011, quella fiscale e quella elettorale.

Gli osservatori dubitano però che il parlamento appena eletto possa svolgere il ruolo di verifica delle politiche dell’esecutivo: ”Crediamo che la nuova assemblea sarà simile a quella precedente, ovvero un parlamento succube e incapace di sfidare la politica governativa”, ha detto all’ANSA Mohammed al Masri, analista giordano. La maggioranza dei 120 deputati dell’assemblea sono ex generali degli apparati di sicurezza, rappresentanti governativi, leader tribali noti per la loro cieca fedelta’ al governo, imprenditori e personaggi indipendenti. Di questi, otto candidati di altrettante formazioni di sinistra e un nono, nominato da una coalizione di partiti minori, sono riusciti ad assicurarsi i loro seggi in consultazioni caratterizzate da scontri a sfondo tribale, voto di scambio e altre irregolarità.

Rispetto alle previsioni, l’affluenza alle urne ha comunque superato il 50 per cento degli aventi diritto al voto, e secondo il ministro dell’Interno, il boicottaggio da parte delle formazioni islamiche ha scoraggiato poco gli elettori. ”Il governo è soddisfatto di questo dato”, ha affermato al Qadi. I dati dell’affluenza sono pero’ contestati dai partiti islamici, secondo cui si tratta di cifre ”altamente esagerate”. Hamza Mansur, segretario generale del Fai, ha affermato che ”la bassa affluenza alle urne riflette il crescente senso di frustrazione tra la popolazione”.