La guerra dei droni: capo Pasdaran ucciso in Iran. Dopo lo scienziato e la mitragliatrice robot…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Dicembre 2020 - 11:04 OLTRE 6 MESI FA
La guerra dei droni in Medio oriente: capo Pasdaran ucciso in Iran. Dopo lo scienziato e la mitragliatrice robot...

La guerra dei droni: capo Pasdaran ucciso in Iran. Dopo lo scienziato e la mitragliatrice robot… (Foto da video YouTube)

La guerra dei droni: capo Pasdaran ucciso in Iran. Dopo lo scienziato e la mitragliatrice robot… cresce l’ombra di Israele.

Prende sempre più corpo la guerra dei droni in Iran. Dopo il caso della mitragliatrice robot che ha ucciso lo scienziato nucleare Mohsen Fakhrizadeh , ora è il turno del capo Pasdaran. Capo Pasdaran ucciso in Iran appunto da un drone.

E, ancora una volta, l’Iran individua il presunto responsabile. Israele, o meglio il Mossad (cioè i servizi segreti israeliani). Che, se fosse vero quanto dicono gli iraniani, si starebbe proprio specializzando in combattimenti a distanza.

La guerra dei droni ha anche dei risvolti “positivi”, se così si può dire. Meno rischi per i soldati al fronte, più probabilità di centrare con precisione l’obiettivo. Diminuendo quindi il rischio di “effetti collaterali”, come colpire civili per sbaglio.

Le accuse dell’Iran a Israele

A proposito della morte dello scienziato, le autorità iraniane rilanciano le accuse contro il Mossad. E sostengono ora di avere le prove del coinvolgimento israeliano grazie al ritrovamento di armi “prodotte in Israele, perché hanno il logo e le caratteristiche dell’industria militare israeliana”.

Iran: il capo Pasdaran ucciso col drone

Uno scontro che rischia di precipitare ulteriormente dopo l’annuncio da parte della tv al Arabiya di un altro omicidio eccellente. Quello del generale Moslem Shahedan, responsabile operativo dei Pasdaran lungo il confine siro-iracheno. Che sarebbe stato assassinato (mentre attraversava la frontiera) con razzi sparati da un drone militare.

I dettagli sull’attentato allo scienziato

Nella giornata delle esequie di Fakhrizadeh, la Repubblica islamica ha intanto fornito nuovi dettagli sull’attentato. “Sapevamo che era stato minacciato di morte e veniva seguito”, ha ammesso il contrammiraglio Ali Shamkani. Cioè il segretario del Consiglio supremo di sicurezza nazionale.

La sua uccisione, ha spiegato, è avvenuta con una “complessa operazione”, con “stile e metodo completamente nuovi”, gestita “certamente” dal Mossad e dal gruppo armato di opposizione dei Mojaheddin del Popolo (Mek).

Israele si difende

Sia Israele che i ribelli iraniani all’estero, che accusavano lo scienziato di essere la mente di un programma segreto per arrivare all’atomica, sempre negato da Teheran, si sono detti estranei all’assassinio. Definito comunque dal governo di Benyamin Netanyahu “utile all’intera regione e al mondo”. (Fonti: Ansa e Le Monde)