Hezbollah nella blacklist del terrorismo Ue. Bonino: “Attenzione alle reazioni”

Hezbollah, la sua ala militare nella blacklist del terrorismo Ue
Emma Bonino (Foto Lapresse)

BRUXELLES – Hezbollah, la sua ala militare è finita nella lista nera del terrorismo dell’Unione europea. Nonostante i dubbi di alcuni Paesi come Italia e Spagna, dopo un’ora di discussione i ministro degli Esteri riuniti a Bruxelles hanno votato all’unanimità la proposta del capo della diplomazia europea Catherine Ashton.

Il messaggio al movimento libanese è che gli ”attentati terroristici sul suolo europeo non possono passare senza reazione”, spiega la baronessa, che ci tiene a sottolineare: ”E’ un segnale politico ma anche concreto”.

Ed ora, con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea, i patrimoni finanziari del braccio armato del movimento islamico sciita potranno essere congelati.

”E’ prevalso il senso di unione di intenti”, ha spiegato il ministro Emma Bonino, che a Bruxelles ha espresso il timore di una ”over-reaction” di Hezbollah, e di un’ulteriore ”fragilizzazione” della regione. Perché, come osserva il ministro, è vero che ”sono parte del problema”, ma in Libano sono anche ”forza di governo”. Per questo, ha aggiunto, ”è importante” la dichiarazione politica che accompagna l’iniziativa, dove si precisa che il ”dialogo politico e gli aiuti finanziari e umanitari vengono mantenuti”. Tra le preoccupazioni di Roma, anche i rischi per il contingente di 1.100 militari italiani impegnati nell’operazione Unifil.

Soddisfazione per la decisione odierna è stata espressa, tra gli altri, da Francia e Olanda, tra i convinti sostenitori dei tentativi che la Gran Bretagna ha condotto negli anni per arrivare a questo risultato. Fino a lunedì, infatti, Bruxelles aveva resistito alle pressioni, arrivate anche da Washington e Israele, argomentando che un’iniziativa del genere avrebbe potuto alimentare l’instabilità in Libano e aggiungere anche nuove tensioni nella regione.

Decisive sono state le prove raccolte dalla Bulgaria sul coinvolgimento di Hezbollah nell’attacco terroristico di Burgas e le preoccupazioni per il crescente ruolo del movimento nella guerra in Siria.

La reazione di Hezbollah non si è fatta attendere. ‘‘Israele ha piegato l’Ue alla sua volontà” ha detto la tv del movimento sciita Al Manar, che ha accusato Londra di essere alla testa della campagna contro Hezbollah.

Di segno opposto i commenti di Usa e Israele.  ”Un provvedimento necessario e saggio che manda un messaggio di determinazione alle organizzazioni terroristiche e agli Stati che nei propri territori garantiscono loro protezione”, hanno commentato il Capo dello Stato israeliano Shimon Peres e il premier Benyamin Netanyahu. Mentre il segretario di Stato americano John Kerry lo ha definito ”un messaggio forte”. ”Con questa misura l’Ue invia un messaggio chiaro a Hezbollah: che non può agire in completa impunità. E avrà un impatto diretto sulla sua capacità di operare liberamente”.

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