WASHINGTON – Hillary Clinton pubblica la sua cartella clinica, quella che di fatto ufficializza la sua polmonite, e la cui conclusione è: “Americani, state tranquilli, posso fare il presidente”. Donald Trump, però, coglie l’occasione per rompere la tregua (aveva fatto alla sua avversaria gli auguri di pronta guarigione solo qualche giorno fa), e contrattaccare: “Non si regge in piedi neppure per un’ora”.
Le cartelle cliniche. Clinton ha spiegato di non avere problemi di salute a parte la polmonite, perfettamente curabile, per cui è in terapia antibiotica. Nella cartella di Hillary infatti si legge come diagnosi che si sta riprendendo da una “leggera polmonite”. Questo quanto scritto dalla dottoressa Lisa Bardack, che ribadisce come la Clinton sia “sana e adatta” per servire come presidente degli Stati Uniti. Per debellare i batteri della polmonite, che in questa forma “non è contagiosa”, l’ex first lady è sottoposta a una cura di 10 giorni a base di antibiotici e le è stato prescritto un periodo di riposo.
Per questo motivo lo stress della cerimonia dell’11 settembre, quando era nel vivo della convalescenza, Hillary Clinton ha “ceduto” ad un malore. Gli esami fisici compiuti sulla candidata però sono stati definiti “normali”, così come “eccellenti” vengono descritte le condizioni psichiche, per cui non ci sono ragioni per cui non possa continuare la sua corsa alla Casa Bianca. Non è mancato però chi ha gridato al complotto e c’è chi si chiede se la candidata presidenziale sarà in forma per il primo dibattito con il rivale Donald Trump, il prossimo 26 settembre. E nel frattempo proprio Trump annuncia: “La scorsa settimana ho fatto un esame. Quando i risultati arriveranno pubblicherò numeri molto specifici”.
La replica di Trump. Donald Trump rompe quella sorta di tregua che finora lo aveva portato a non cavalcare il malore accusato da Hillary Clinton a Ground Zero e la polmonite che la candidata democratica sta curando con gli antibiotici. “‘C’e’ qualcuno di voi che pensa che Hillary Clinton sia capace di stare in piedi per un’ora?”, ha chiesto alla platea di sostenitori durante un comizio in Ohio, uno degli stati chiave in cui i sondaggi lo danno avanti. “Non lo so”, ha aggiunto. Finora il candidato repubblicano si era limitato a fare gli auguri di pronta guarigione alla rivale, mentre la sua campagna si era limitata a denunciare la mancanza di trasparenza dello staff di Hillary che non ha reso pubblica la diagnosi di polmonite fino al malore di domenica.