Indignati contro black friday. Tea party: “Irresponsabili”

NEW YORK  – ‘Occupy Black Friday’ contro ‘BUYcott Black Friday’. Mentre gli americani sono alle prese con lo shopping sfrenato del giorno con i prezzi piu’ bassi dell’ anno, una piccola battaglia si scatena: gli indignati a stelle e strisce cercano di bloccare le vendite. E si scontrano con il gruppo di Tea Party Liberate Philadelphia/Liberate America che lancia ‘BUYcott Black Friday’, un gioco di parole con cui si intende sostenere gli acquisti. ”In un momento in cui l’economia e’ cosi’ fragile e le agenzie di rating minacciano un altro downgrade, e’ irresponsabile che Occupy Wall Street tenti di fermare il giorno di shopping piu’ importante dell’anno” afferma John Sullivan, organizzatore di Liberate e portavoce dei Tea Party.

A New York i tentativi di Occupy Wall Street sembrano di scarso successo a giudicare dalle vendite record registrate finora. I membri di ‘Occupy Wall Street’ (Ows) hanno incoraggiato gli attivisti a boicottare e protestare contro le grandi catene di distribuzione quotate in borsa che “sono nelle mani di Wall Street”. I brand presi di mira da ‘Ows’ sono le catene di distribuzione come i grandi magazzini Wal-mart, il colosso dei prodotti per la casa Home Depot, il marchio di abbigliamento Abercrombie & Fitch e le maggiori compagnie telefoniche americane At&t e Verizon.

A New York un piccolo gruppetto di indignati si e’ recato davanti al grande magazzino Macy’s urlando ”basta shopping”. A Seattle nel mirino e’ finito lo store di Wal-mart. Altri tentativi di occupazione sono stati annunciati per il tardo pomeriggio davanti al punto vendita Wal-mart di Washington, e a Boston. ”Non vogliamo colpire le piccole imprese. Dobbiamo fare distinzione tra le grandi corporations che sono nelle mani degli squali della finanza e i negozi che servono la comunita’ locale”, hanno risposto gli indignati a chi ricordava loro che una simile iniziativa rappresenta soltanto un danno per l’economia. Le attivita’ contro il Black Friday rientrano nella piu’ ampia campagna ‘OccupyXmas’ (Occupy Christmas) contro il rito consumistico dei regali di Natale, lanciata dal giornale canadese Adbusters, che quest’estate aveva dato l’avvio alla protesta anti-Wall Street.

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