Indonesia. Ucciso l’attivista Mako Tabuni: violente proteste a Papua

Pubblicato il 14 Giugno 2012 - 13:32 OLTRE 6 MESI FA

BANGKOK – Un attivista indipendentista papuano di spicco e' stato ucciso il 14 giugno dalle forze di sicurezza indonesiane, un episodio che ha provocato successive rivolte nella provincia piu' orientale dell'arcipelago, con la distruzione di negozi e automobili. Lo hanno confermato fonti di polizia e degli attivisti per il movimento all'autodeterminazione di Papua.

Mako Tabuni, vicepresidente del West Papua National Committee (Kpnb) e in prima fila in una campagna per chiedere l'apertura di un'inchiesta su alcuni recenti episodi di violenza, e' stato ucciso mentre opponeva resistenza all'arresto da parte della polizia. Secondo Muhammad Taufik, portavoce della forze dell'ordine, Tabuni era armato.

La notizia dell'uccisione ha portato diversi attivisti a scendere in strada nella citta' di Jayapura, in alcuni casi armati di machete, falci e frecce, dando fuoco ad alcuni veicoli e minacciando di fare altrettanto con case abitante da abitanti non indigeni, parte dei progressivi insediamenti di indonesiani in questa regione dove la popolazione indigena e' di etnia melanesiana.

Nelle ultime due settimane, le tensioni nella provincia erano tornate alte dopo l'omicidio di un militare indonesiano, innescando scontri con l'esercito. Si e' verificata anche una misteriosa serie di omicidi a colpi di arma da fuoco, che hanno portato all'uccisione di almeno sei persone.

La parte indonesiana dell'isola di Papua – ricca di risorse minerarie ma dal reddito medio inferiore rispetto al resto dell'arcipelago – e' stata annessa all'Indonesia nel 1969 dopo un referendum a cui pote' votare solo una parte della popolazione, selezionata dalle autorita' di Jakarta per influenzare il voto.