ROMA – E’ stato sottoscritto lo storico accordo tra l’Iran e le potenze mondiali per la sospensione per qualche anno dei programmi nucleari di Teheran per evitare al suo governo di dotarsi di armi atomiche. Fortemente voluto da Obama il gruppo dei 5 (Stati Uniti, Gran Bretagna, Russia, Cina e Francia) è riuscito a limare gli ultimi ostacoli, in particolare si è giunti al compromesso attraverso una revoca progressiva sulla questione dell’embargo su armi convenzionali e missili balistici che Teheran vuole revocato immediatamente.
Su questa linea ci sono anche la Russia e la Cina, tradizionali fornitori di armi all’Iran, mentre sono contrari gli Usa, che tengono conto anche delle preoccupazioni dei loro alleati nella regione mediorientale, con Israele in prima fila.
Scontata la contrarietà assoluta di Israele. “Questo accordo è un accordo di resa storica da parte dell’Occidente verso l’Asse del Male con l’Iran in testa”. Lo afferma la viceministra degli Esteri di Israele, Tzipi Hotovely. “Lo Stato di Israele agirà con tutti i mezzi per tentare di impedire la ratifica di quell’accordo” fra l’Iran e i paesi del 5+1.
Ancora ieri il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ribadito tutta la sua contrarietà all’intesa, affermando che “ci siamo impegnati ad impedire all’Iran di dotarsi di armi atomiche e questo impegno è ora valido più che mai”; mentre il suo ministro dell’energia Yuval Steinitz ha affermato che quello che si profila “e’ un cattivo accordo, pieno di scappatoie”.
Tra i punti salienti la Ue “terminerà” e gli Usa “cesseranno” le sanzioni connesse al nucleare “contestualmente all’attuazione, verificata dall’Aiea, dei principali impegni dell’Iran”.