Iran/ Regime reagisce duramente alla presa di posizione del G8 su elezioni e repressione

Il governo di Teheran ha reagito duramente alla posizione assunta ieri dal G8 sulle elezioni iraniane e allontana ulteriormente qualsiasi possibilità di dialogo a breve termine con una comunità internazionale costretta ad assistere attonita – dopo i morti in piazza – a un’ escalation di violenza verbale anche nelle dichiarazioni diplomatiche, a quanto riferisce l’Ansa. Tra Teheran e Trieste, dove da giovedì a sabato si è svolta la riunione dei ministri degli Esteri del G8, si è assistito a un botta e risposta senza precedenti.

Dalla capitale iraniana i Paesi del G8 sono stati accusati di “interferenze” per la dichiarazione congiunta di ieri, in cui si chiede lo stop immediato delle violenze e una soluzione della crisi attraverso il dialogo democratico e pacifico.

E’ stata una presa di posizione molto sofferta da parte dei membri del G8 costretti a mediare tra posizioni lontane, con la Russia molto prudente, gli Stati Uniti insolitamente pacati, Gran Bretagna e Francia a chiedere prese di posizione dure verso Teheran. Il risultato è stato una dichiarazione tutto sommato abbastanza chiara nei confronti di Teheran, ma certo bilanciata al ribasso e, addirittura, accusata da alcuni osservatori di una certa debolezza.

Ahmadinejad ha affermato che Teheran “trascinerà per la collottola in giudizio” quei Paesi che hanno criticato le elezioni e le successive sanguinose repressioni in Iran. Si tratta di un’affermazione  poco chiara perché non si capisce di quale giudizio si tratti.

Il dato che emerge invece con chiarezza è che il dialogo tra Iran e comunità internazionale appare sempre più lontano e la mano tesa – ribadita anche ieri a Trieste – dell’ Occidente è destinata a rimanere “appesa” alla sola volontà occidentale, mentre Teheran non perde occasione per gettare benzina sul fuoco.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie