L’Iran è pronto ad accettare la proposta di scambio del proprio uranio arricchito a bassa intensità con barre di combustibile, ma non alle condizioni fissate a Vienna al vertice dell’Aiea ma alle proprie.
Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Manouchehr Mottaki spiegando che «forniremmo 400 chili di uranio arricchito al 3,5% per ottenerne in cambio l’equivalente in uranio arricchito al 20%».
Il tutto non all’estero ma sulla loro isola di Kish .