Iraq, Afghanistan. Gli Usa non sanno dove sono finiti $ 60 mld di dollari
WASGINGTON, STATI UNITI – L’inefficace controllo del Pentagono sui contractors privati in Iraq e Afghanistan ha causato nello scorso decennio la perdita di 60 miliardi di dollari, un ”preoccupante” disastro che indebolisce la sicurezza degli Stati Uniti e che deve assolutamente non ripetersi, afferma un rapporto della Commissione Congressuale sugli Appalti di Guerra.
Il rapporto sottolinea che le truppe americane dipendono troppo dai contractor, i cui impiegati in Iraq e Afghanistan erano 260 mila nel 2010, a volte superando il numero dei soldati e del personale civile. Ma pur avendo speso 206 miliardi di dollari in contratti e sovvenzioni nei due Paesi dal 2002, sia il Pentagono che altri istituti federali non sono stati capaci di creare strutture tali da assicurare che i lavori fossero svolti in maniera appropriata.
”Il governo è semplicemente incapace di controllare contratti di grandi dimensioni, ha dichiarato in una conferenza stampa Chrystopher Shays, co-presidente della Commissione. Anche la senatrice Claire McCaskill ha accusato il Pentagono di incapacità nel controllo dei contractors, ed ha avvertito che i militari devono stare più attenti alle spese nell’attuale situazione finanziaria.
”Con tutto il rispetto – ha aggiunto la senatrice – i militari non considerano loro competenza il controllo dei contractor, nè vengono addestrati per imparare ad eseguirlo”. Parlando con i giornalisti ha raccontato che quando si è recata in Iraq, il soldato che doveva controllare i contratti nella sua unità ”non sapeva neanche da che parte rgirarsi”.
La senatrice ha così concluso: ”Troppo spesso l’atteggiamento dei militari è ‘voglio quello che voglio e quando lo voglio’. Ho incontrato dei generali sul terreno che mi hanno detto: ‘Nella mensa dei miei soldati voglio tre tipi di gelati e non mi importa quanto costa”’.