Usa. Destra americana a Obama: subito attacco militare in Iraq contro jihadisti

Pozzi petroliferi presso Mosul
Pozzi petroliferi presso Mosul

USA, WASHINGTON – La destra repubblicana americana incalza Barack Obama e chiede a gran voce che il ‘Commander in Chief’ lanci l’attacco militare in Iraq e in Siria osservando che e’ qui che bisogna colpire i jihadisti prima che preparino il prossimo 11 settembre. Parole molto dure, nell’ambito di un pressing che va avanti da giorni e punta a mettere in cattiva luce il Presidente sul piano interno più che presentare soluzioni concrete su come risolvere il rebus iracheno o siriano.

In prima fila, tra i falchi repubblicani il Senatore ultraconservatore Lindsey Graham che da giorni chiede al Presidente di lanciare un raid aereo in termini brevi. Ora però e’ andato oltre, dicendosi convinto che l’area in mano ai jihadisti, tra la Siria e l’Iraq, presto diventerà la centrale organizzativa ”da dove partirà il prossimo attentato dell’11 settembre, se non si fa nulla prima per fermarli”.

”Le milizie che stanno conquistando terreno in Iraq – insiste Graham – sono le stesse che stanno occupando la Siria. L’instabilità economica che potrebbe scoppiare a Baghdad potrebbe incidere sul prezzo della benzina e sulla nostra ripresa economica”. Molto preoccupato dall’avanzata degli uomini del Isis anche Peter Chiarelli, generale in pensione e ex comandante in Iraq.

”Prima avevano solo una piccola porzione di territorio – dice – ma ora queste forze estremiste stanno tenendo quasi in ostaggio tutto il Paese. Ora che hanno preso Mosul e la sua raffineria petrolifera potrebbero essere diventati tra i più ricchi al mondo. Io sono molto preoccupato e credo che tutti gli americani – conclude Chiarelli – dovrebbero esserlo di fronte alle conquiste di questa organizzazione terroristica”.

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