“La conta e’ iniziata alle 8, le 6 ora italiana, e potrebbe durare per le prossime tre settimane”, ha detto Karim Tamimi della commissione elettorale indipendente .
Dopo le elezioni, il numero dei civili uccisi in Iraq è bruscamente salito in aprile, mentre i ribelli cercano di sfruttare le tensioni politiche dopo le consultazioni da cui non è uscito un chiaro vincitore.
Lo scorso mese 274 civili sono stati uccisi dalle esplosioni di bombe o da altri attentati, contro i 216 di marzo e i 211 di febbraio, secondo i dati forniti oggi dal governo. Il bilancio di aprile non si avvicina ai giorni più bui della guerra a sfondo religioso del 2006/2007, ma resta comunque alto.
L’aumento delle vittime avviene mentre le fazioni sciite cercano di far saltare la fragile alleanza con la minoranza sunnita – due soli seggi in parlamento – uscita dalle elezioni del 7 marzo.
I sunniti riuniti attorno all’ex primo ministro laico Iyad Allawi hanno avvertito che i tentativi di formare un altro governo sono destinati a produrre altra violenza.