Iraq, il vicepresidente al Hashemi: “Temo per la mia vita”

Pubblicato il 4 Maggio 2012 - 16:45 OLTRE 6 MESI FA

ISTANBUL – Il vicepresidente iracheno Tarek al-Hashemi, incriminato nel suo paese per omicidio, e rifugiatosi a Istanbul, ha detto oggi di ritenere che la sua vita sia ''in grande pericolo a Bagdad''.

Un processo e' stato aperto ieri nella capitale irachena dalla Corte criminale centrale contro di lui per presunto omicidio. La corte ha pero' subito deciso un rinvio di una settimana.

Il vicepresidente sunnita dell'Iraq ha detto oggi che ''secondo la costituzione'' dovrebbe essere giudicato non dalla corte criminale centrale di Bagdad ma da un tribunale speciale.

In una conferenza stampa a Istanbul al-Hashemi ha respinto ogni addebito e si e' detto vittima di una ''caccia alle streghe'' orchestrata dal presidente sciita Nouri al-Maliki. Una soluzione politica all'attuale crisi irachena, ha affermato, ''a breve non esiste piu' perche' il mio rivale politico sembra deciso a portare avanti un grave errore giudiziario''.

Al-Hashemi e' fra l'altro accusato di avere ordinato l'uccisione di sei giudici iracheni. Dal 9 aprile il vicepresidente iracheno si trova a Istanbul. Le relazioni fra il premier islamico conservatore turco Recep Teyyip Erdogan e il presidente iracheno si sono tese negli ultimi mesi.