Iraq, legge elettorale: veto vice-presidente può ritardare la consultazione

Il primo ministro iracheno Al-Maliki

Un’altra crisi politica per l’Iraq dopo che uno dei due vice-presidenti, Tariq al-Hashemi, ha posto il veto sulla legge elettorale appena approvata dal parlamento. Il veto di Hashemi rischia di ritardare le elezioni – originariamente fissate per il 18 gennaio – scatenare nuove polemiche etniche e forse complicare i piani per il ritiro di tutti i soldati americani dal Paese, a quanto riferisce il New York Times.

Il veto di Hashemi e’ stato una bomba politica. Il primo ministro Nuri Kamal al-Maliki ha detto che potrebbe essere incostituzionale, mentre il presidente Jalal Talabani, un curdo, ha avvertito che rinviare le elezioni rischia di creare un vuoto costituzionale durante il quale il governo iracheno per derebbe la sua legittimità.

La situazione è complicata dal fatto che anche i curdi obiettano a varie parti della legge elettorale, il che fa presagire che il dibattito parlamentare per emendare la legge sarà lungo. Gli Stati Uniti sollecitano con vorza un celere svolgimento delle elezioni come mezzo per sanare le divisioni politiche che ancora esistono e come prerequisito per il ritiro delle truppe americane il 18 gennaio.

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