Alleanza Europa-Putin anti-Isis: Merkel, Cameron…

Isis, tornado tedeschi in Sira contro i terroristi
(Foto d’archivio)

BERLINO – Air Force Europa anti-Isis: il blocco europeo si compatta dopo gli attentati del 13 novembre a Parigi. Dopo la Francia, che da tempo bombarda le postazioni Isis in Siria, la Germania scioglie gli indugi e manda caccia Tornado in supporto ai raid di Parigi, mentre nel Regno Unito il premier David Cameron chiede al Parlamento di estendere i raid britannici anche sulla Siria, dove manca invece l‘Italia, che affianca gli alleati ma non bombarda: il premier Renzi preferisce parlare di una “risposta culturale” al terrorismo, non solo militare. Anche Russia, dopo l’incontro con Francois Hollande, si dice disposta a cooperare con le altre forze europee nello scambio di informazioni di intelligence e a concentrare i raid sui terroristi e non sull’opposizione cosiddetta moderata a Bashar al Assad. Vladimir Putin è arrivato persino ad auspicare una “larga coalizione comune” sotto l’egida delle Nazioni Unite, e si è detto in ogni caso pronto a collaborare anche con quella guidata dagli Stati Uniti.

Dopo i primi tentennamenti di Angela Merkel, giovedì 26 novembre Berlino ha deciso di mandare Tornado in funzione di ricognizione (e quindi non sganceranno bombe) in Siria ad affiancare i jet francesi impegnati nei bombardamenti, che si sono intensificati dopo gli attentati di Parigi del 13 novembre.

“La Germania darà un contributo più attivo di quanto ha fatto finora”, ha spiegato Henning Ote, esperto di Difesa della Cdu, il partito della cancelliera. “Non solo potenzieremo la nostra missione di addestramento nel nord dell’Iraq, daremo un contributo alla lotta contro l’Isis con i nostri Tornado da ricognizione”.  La Germania sta anche pensando di inviare una fregata e alcuni aerei per il rifornimento di carburanti.

Berlino vuole sostenere l’impegno francese anche in Mali. La ministra della Difesa, Ursula von der Leyen, chiederà al Parlamento l’autorizzazione a rafforzare con altri 650 uomini la presenza tedesca nel Paese africano dove venerdì scorso, 19 novembre, i terroristi islamici hanno attaccato l’hotel Radisson nella capitale Bamako uccidendo almeno venti persone.

Dal canto suo nel Regno Unito il premier Cameron ha proposto al Parlamento di estendere i raid aerei britannici anche sulla Siria. “Sarebbe sbagliato per la Gran Bretagna subappaltare la propria sicurezza ad altri Paesi. Dobbiamo colpire questi terroristi ora”, ha detto Cameron, che sostiene si tratti di “una questione di interesse nazionale”. Secondo Cameron, i raid non faranno della Gran Bretagna “un bersaglio più grande” dei terroristi.

 

 

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