Berlusconi: “350 milioni per la nuova Libia”

ROMA, 25 AGO – Un nuovo accordo tra Italia e Libia. Questa volta però non con la Libia di Muhammar Gheddafi, ma con quella degli insorti del Comitato nazionale di transizione. E’ quello annunciato dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in occasione della visita a Milano del primo ministro del Cnt Mahmud Jibril.

“Il governo italiano e il governo transitorio libico hanno deciso di dare vita ad un comitato di accordo fra i due governi”, ha detto Berlusconi, annunciando anche che il governo italiano scongelerà una prima tranche di 350 milioni di euro di fondi libici verso la ”Nuova Libia”.

”Ringrazio il presidente del Consiglio italiano per aver dato immediate istruzioni per lo scongelamento, per adesso, di 350 milioni di euro con cui si possono avviare attività di emergenza come la raccolta di armi per strada e avviare alcuni servizi per i cittadini”, ha detto Jibril.

Il primo ministro del Consiglio nazionale transitorio libico ha elencato le priorità che dovrà affrontare nelle prossime settimane, per rimettere in piedi un Paese devastato da sei mesi di guerra civili e 40 anni di dittatura: “Le nostre priorità sono riportare l’ordine, avviare un sistema di giustizia, avviare i primi passi per la costruzione di un esercito nazionale. Nel mese prossimo speriamo di poter riaprire le scuole e fornire assistenza con cure trattamenti alle persone ferite che ora si trovano distribuite in vari ospedali tra Tunisia, Italia e Grecia”.

Jibril ha parlato anche di infrastrutture: “Dobbiamo ricostruire le nostre centrali elettriche e tutte quelle strutture e infrastrutture che sono state distrutte. Ma per fare tutto ciò dobbiamo disporre dei necessari soldi. E il governo transitorio, che ieri si è trasferito da Bengasi a Tripoli, non dispone dei mezzi finanziari necessari per erogare questi servizi”. Infine il neo leader libico ringrazia l’Italia: “Avete protetto i nostri civili, ora la nostra speranza è che gli italiani svolgano un ruolo ancora più importante nel prendersi cura dei civili”.

Il presidente del Consiglio italiano ha anche annunciato che lunedì 29 agosto l’Eni firmerà a Bengasi un accordo ”per la fornitura di ingenti quantitativi di gas e benzina per le necessità della popolazione”.

”Privilegiamo la ripartenza delle forniture di gas, per la ripartenza normale dei campi petroliferi stimiamo possano servire 6-18 mesi”, ha detto l’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, al termine dell’incontro Berlusconi-Jibril.  “Le forniture di gas libico sono per noi il 10-12% del totale – aggiunge Scaroni – e non sono particolarmente preoccupato, ma anche in vista dell’inverno ci dobbiamo pensare perché anche le altre fonti di approvvigionamento non sono particolarmente tranquille”. In questa fase di contatti con il Consiglio nazionale transitorio libico ”non stiamo discutendo nuovi contratti”, aggiunge l’amministratore delegato di Eni rispondendo ai giornalisti.

Gestione cookie