Kerry, colazione riservata bipartisan per parlare dell’incognita Grillo

ROMA – In attesa dell’incontro con il premier uscente Mario Monti, il segretario di Stato americano John Kerry, in visita a Roma, si è accomodato a tavola con un ristretto gruppo di esponenti bipartisan per discutere del rebus Grillo e del futuro della politica italiana. Questo almeno stando le indiscrezioni riportate dal Corriere che parla di una colazione riservata con coloro i quali sono in grado di fornire al neo-segretario di Stato Usa elementi validi sugli effettivi rapporti di forza tra i partiti all’indomani del voto.

All’invito hanno aderito Romano Prodi, Massimo D’Alema, Giuliano Amato, ex presidenti del consiglio per il centrosinistra. Per il centrodestra invece Gianni Letta e Angelino Alfano. Invitato anche Franco Frattini, ex ministro degli Esteri, e i suoi omologhi tecnici Giulio Terzi ed Enzo Moavero. Tra loro almeno tre nomi hanno un curriculum adatto al Quirinale, in vista della chiusura del settennato di Napolitano. Altro possibile tema sul tavolo.

Interlocutore privilegiato della Casa Bianca, però, resta Mario Monti, non solo perché tuttora presidente del Consiglio, ma perché fin dal primo insediamento dell’amministrazione Obama il professore è stato il titolare preferito per Palazzo Chigi. A Washington tuttavia non è certo sfuggito che il grande sconfitto di queste elezioni è proprio Mario Monti e che al suo posto gli italiani non hanno scelto né Pd né Pdl, ma un’incognita tanto sulla scena internazionale quanto su quella nazionale e che porta il nome di Grillo.

La lista degli invitati, spiega il Corriere, è stata stilata la settimana scorsa quando ancora ci si aspettava una vittoria del Pd. Lungi dal volere escludere i grillini, insinua il Corriere, non è detto che non si possano aprire canali di comunicazione anche con loro.

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