Il Kirghizistan verso il referendum, l’incognita del sud

kirghizistanC’e’ anche una barriera geografica, lunga 700 km, a dividere oggi da nord a sud un irrequieto Kirghizistan in attesa del referendum di domenica sulla nuova costituzione, una prova decisiva per il governo provvisorio di Roza Otunbayeva.

La premier e’ oggi fortemente in bilico dopo le violenze interetniche che l’11 giugno hanno lacerato il sud, con almeno 250 vittime ufficiali e 300 mila profughi.

Quel sud diviso dal nord non solo da preferenze politiche (la maggioranza appoggia il presidente deposto Kurmanbek Bakiev) e bilanciamento etnico (piu’ forte concentrazione di uzbeki), ma persino dalla lingua. Oltre il passo di Tor-Ashuu a 3586 metri, al russo parlato a Bishkek si sostituisce il kirghizo anche nelle insegne.

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