Henry Kissinger, che ha contribuito alla direzione politica della Casa Bianca verso il Vietnam negli anni più bui della guerra, ha dichiarato di essere convinto che ”la maggior parte delle cose andate male in Vietnam sono nostra responsabilità, a cominciare dall’aver sottostimato la tenacia dei leader nordvietnamiti”, a quanto scrive l’Associated Press.
Fornendo una fosca valutazione del conflitto, finito nel 1975 con l’umiliante caduta di Saigon, Kissinger ha espresso il suo dolore per l’angoscia che ha colpito una generazione di americani mentre la guerra procedeva sempre più contestata.
Ed ha aggiunto che il principale problema degli Stati Uniti è stato l’impossibile obiettivo di sostenere e preservare uno stato sudvietnamita stabile e indipendente, oltre al fatto che gli avversari degli americani erano inflessibili. ”L’America voleva un compromesso”, ha detto Kissinger, ”mentre Hanoi voleva la vittoria”.
Kissinger è intervenuto as una conferenza del Dipartimento di Stato sulla storia del coinvolgimento americano nel sudest asiatico. Il dipartimento gli scorsdi mesi ha pubblicato una serie di rapporti, basati su documenti non più segreti riguardanti le decisioni amricane in Vietnam negli ultimi anni della guerra.
Kissinger è stato consigliere per la sicurezza nazionale e segretario di stato durante la presidenza di Richard Nixon, ed ha continuato ad essere il capo della diplomazia Usa durante l’amministrazione del presidente Gerald Ford.
Tra i documenti rilasciati dal Dipartimento di Stato vi è un episodio che mostra la difficoltà dei negoziati di pace parigini tra Kissinger e Le Duc Tho. In un incontro del 21 maggio 1973 sulla realizzazione degli accordi di pace, Kissinger dice: ”Abbiamo parlato per soli 45 minuti e lei ci ha già totalmente confusi” Risponde Tho: ”No, voi non siete confusi, ma avete reso confuso il problema”.