Laura Bush rivela: “Al G8 del 2007 cercarono di avvelenare George”

George e Laura Bush

Il Vertice 2007 del G8 a Meckleburg, in Germania, è passato alla storia per lo scherzoso massaggio di George W. Bush sulle spalle di Angela Merkel, il cancelliere tedesco. In realtà, come svela nelle sue memorie in uscita la prossima settimana l’ex first lady Laura Bush, la vera notizia é un’altra. L’allora presidente degli Stati Uniti e parte del suo staff sarebbero stati avvelenati, non si capisce bene in che circostanze, al Vertice in cui l’Italia era rappresentata dall’allora presidente del Consiglio Romano Prodi.

Intanto, mentre escono le prime anticipazioni sul libro di Laura, “Spoken From the Heart” (Parlando dal profondo del cuore), si torna a parlare dell’ipotesi di un terzo Bush in corsa per la Casa Bianca, dopo George padre e George W. Il possibile candidato, che viene considerato tra i più bravi e competenti in seno al partito repubblicano all’ opposizione, è l’ex governatore della Florida Jeb Bush, che ha lasciato la politica una volta scaduto il suo mandato a Talahassee. “Se il suo cognome fosse un altro…”: secondo il quotidiano online The Politico questa è la frase che i principali leader repubblicani pronunciano privatamente quando si parla delle candidature per le presidenziali del 2012 e in particolare dell’ipotesi Jeb.

Le memorie di Laura sono in uscita il 4 maggio, ma il New York Times è riuscito ad acquistarne una copia in anticipo. Secondo l’ex first lady suo marito ed alcune persone del suo entourage si sono misteriosamente sentiti male al vertice tedesco del G8, ma dopo un’inchiesta il Secret Service incaricato di proteggere l’inquilino della Casa Bianca ha concluso che la causa dell’avvelenamento era soltanto un virus.

“Non abbiamo mai saputo se altre delegazioni sono state male – scrive la Bush – o se è stata soltanto la nostra, misteriosamente, l’unica ad essere colpita”.

Nel libro, oltre a difendere l’operato del marito durante l’uragano Katrina che praticamente distrusse New Orleans in Lousiana nel 2005, Laura ricorda il dramma che le cambiò la vita e le fece perdere la fede per diversi anni: nel 1963, all’età di 17 anni, la giovane Laura aveva provocato un incidente d’auto nel quale era morto un suo amico studente.

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