Le tasse di Trump: nel 2020 zero spaccato (750 dollari nel 2016/17). I conti correnti all’estero, Cina compresa

Nel suo primo anno di presidenza Donald Trump ha pagato più tasse all'estero che negli Stati Uniti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Dicembre 2022 - 19:44 OLTRE 6 MESI FA
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Donald Trump al momento del taglio delle tasse da 1500 mld di dollari quando era Presidente (Ansa)

Le tasse di Trump: nel 2020 zero spaccato. Nel suo primo anno di presidenza Donald Trump ha pagato più tasse all’estero che negli Stati Uniti.

Le tasse di Trump: nel 2020 zero spaccato

Lo riporta Cnn citando le dichiarazioni dei redditi dell’ex presidente, che confermano come il tycoon ha pagato zero tasse federali nel 2020 e solo 750 dollari nel 2016 e nel 2017. Nel 2018 ha pagato quasi un milione di dollari in tasse.

L’ex presidente ha avuto conti correnti bancari all’estero fra il 2015 e il 2020, incluso uno in Cina dal 2015 al 2017.  Trump non ha donato nulla in beneficenza nel 2020, il suo ultimo anno di presidenza.

Quando si era candidato nel 2015, Trump aveva dichiarato che non avrebbe preso nemmeno un dollaro del suo salario da presidente pari a 400.000 dollari l’anno. Nei primi tre anni di presidenza Trump ha quindi spiegato di aver donato in beneficenza il suo stipendio.

L’ex presidente ha guadagnato 133.173 dollari in royalty nel 2020 anche se non è chiaro per cosa. Melania Trump ha guadagnato 3.848 dollari dalla sua attività di modella nel 2019 e nel 2020, ma in tutti e due gli anni ha registrato spese per 3.848 dollari e quindi si è ritrovata con zero di reddito netto.

La Camera ottiene la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi

La Camera americana è riuscita a pubblicare le dichiarazioni dei redditi di Donald Trump al termine di una battaglia legale durata anni, durante la quale l’ex presidente ha cercato con ogni mezzo di bloccarne la pubblicazione.

Per il Congresso si tratta di un’iniziativa rara: una simile azione non avveniva dal 1973, quando l’agenzia delle entrate americana consegnò le dichiarazioni dei redditi del presidente Richard Nixon a una commissione del Congresso.

Trump è furioso per quello che ritiene un colpo basso, forse temendo il ko definitivo. “I democratici non avrebbero dovuto farlo, la Corte Suprema non avrebbe dovuto approvare” la diffusione delle tasse perché questo potrebbe “portare a cose orribili per molte persone. I democratici radicali di sinistra usano come arma qualsiasi cosa”.

Le sue conclusioni pertanto sono le stesse, a conferma dell’auto considerazione verso di sé come geniale imprenditore: “Ho avuto successo e sono stato in grado di usare alcune deduzioni fiscali per creare migliaia di posti di lavoro”.