Libano, giallo su esplosione nel sud, forse un raid israeliano

TEL AVIV, 2 DIC – Un'esplosione di natura non ancora determinata – ma che secondo alcune fonti potrebbe essere stata provocata da un raid aereo condotto da Israele per distruggere una propria installazione di spionaggio appena scoperta – e' stata udita nelle scorse ore nell'estremo sud del Libano. Lo riferiscono con evidenza le maggiori testate online israeliane, riprendendo informazioni rimbalzate dai media libanesi.

Secondo un sito vicino agli sciiti radicali di Hezbollah – citato in Israele dall'edizione elettronica sia da Haaretz sia di Yediot Ahronot -, a esplodere sarebbero stati un paio di missili di precisione lanciati da jet israeliani per distruggere le attrezzature d'una presunta stazione spionistica individuata nelle ore precedenti dagli stessi miliziani di Hezbollah. Altri media libanesi riferiscono invece semplicemente d'una deflagrazione 'misteriosa' nella quale sarebbero rimaste ferite due persone, senza avanzare ipotesi di sorta sulle cause. Le forze armate israeliane, dal canto loro, non confermano alcun raid in territorio libanese o a ridosso del confine.

La zona, epicentro della guerra del 2006 e successivamente teatro d'operazioni della missione di pace Onu della forza d'interposizione Unifil (con partecipazione italiana), e' stata caratterizzata negli ultimi anni da una situazione di calma sostanziale, seppur labile. Nei giorni scorsi, tuttavia, la tensione e' tornata a salire dopo il lancio – attribuito a un gruppuscolo integralista sunnita della diaspora palestinese vicino ad Al Qaida – d'una salva di razzi Katiuscia. Razzi che hanno colpito il nord d'Israele senza provocare vittime e a cui lo Stato ebraico ha risposto con alcuni colpi di artiglieria, oltre che con un severo monito al governo di Beirut.

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