Libia, Frattini a Istanbul per disegnare la road map

ZAGABRIA, 13 LUG – Rilanciare una soluzione politica della crisi in Libia attraverso il ruolo di facilitatori dell'Onu e dell'Unione Africana, ribadire e rafforzare il sostegno economico e politico al Consiglio nazionale di transizione, costruire il day-after, il dopo Gheddafi della Libia, nel quale l'Italia svolgera' un ruolo di primo piano.

Mentre nel paese insorti e forze fedeli al rais continuano a scontrarsi sul campo senza tregua, domani e dopodomani in Turchia alla quarta riunione del Gruppo di contatto la diplomazia prova a stilare una lista delle priorita' e individuare le tappe principali di una 'road map' che conduca il prima possibile a una soluzione politica.

Oltre al titolare della Farnesina Franco Frattini, a Istanbul si incontreranno piu' di 20 ministri degli Esteri tra cui il segretario di Stato Usa Hillary Clinton, il britannico William Hague, il francese Alain Juppe', il capo della diplomazia turca Ahmet Davutoglu, il numero due del Cnt Mahmud Jibril. Questi partner, insieme con Germania, Qatar ed Emirati, terranno un incontro preparatorio alla riunione del Gruppo vera e propria in cui si provera' a fissare le tappe fondamentali di una soluzione politica alla crisi libica, con particolare attenzione alle proposte che verranno proprio dai padroni di casa.

In Turchia non ci sara' ne' la Russia, ne' la Cina che non ha usato il suo diritto di veto per bloccare la risoluzione dell'Onu, ma ha ripetutamente condannato la campagna di bombardamenti aerei e non ha perso occasione per sottolineare la necessita' di una soluzione negoziata.

''Nella riunione preparatoria – ha detto Franco Frattini parlando con i giornalisti a Zagabria dove ha accompagnato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in una visita di stato – si dovrebbe discutere quest'idea di un'offerta politica negoziale. La proposta che presentero' e illustrero' domani coincide essenzialmente con quella della Turchia: cessate il fuoco, tavolo politico Tripoli-Bengasi, governo di unita' nazionale e poi elezioni, assemblea costituzionale. Questi sono punti condivisi''.

Accanto al percorso politico, alla riunione del Gruppo di contatto sara' fondamentale ribadire e rafforzare il sostegno economico-finanziario al Cnt, attraverso azioni pratiche come quelle varate dall'Italia.

''A Istanbul illustrero' la norma di legge che abbiamo messo nel decreto missioni – ha detto il capo della Farnesina – e che e' gia' in vigore''. L'Italia, ha spiegato il ministro, e' il primo Paese a finanziare il Cnt sulla base di una legge nazionale, stasera individueremo l'elenco dei soggetti italiani che sono disponibili a partecipare: banche, aziende.''.

In concreto, gli aiuti si svilupperanno su tre campi d'azione: cash per acquistare generi di prima necessita' e garantire ''il pagamento dei salari alla polizia e alla pubblica amministrazione'', ha spiegato Frattini. Quindi''medicine'' e ''benzina''.

Infine sul tavolo dell'incontro di Istanbul c'e' la questione del 'day-after', il dopo Gheddafi, momento in cui l'Italia svolgera' un ruolo di primo piano anche con esperti sul campo.

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