Libia, Frattini: “Gheddafi aveva ordinato di trasformare Lampedusa in un inferno”

Pubblicato il 26 Agosto 2011 - 09:04 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 26 AGO – L’Italia ha le prove – e ”non può far finta di nulla” – di ”ordini” impartiti dal colonnello Gheddafi come quello di ”trasformare Lampedusa in un inferno” e di ”messaggi terribili” delle autorità del governo libico come l’ordine di ”mascherare cadaveri militari con abiti civili per far cadere colpe loro sulla Nato”. A rivelarlo è il ministro degli Esteri Franco Frattini in un’intervista ad Avvenire, all’indomani dell’incontro tra il premier Silvio Berlusconi ed il primo ministro del Consiglio transitorio libico Mahmud Jibril al quale ha partecipato anche lui.

”Abbiamo messaggi terribili e presto saranno resi pubblici”, ha detto Frattini. Rispetto ai progetti del rais su Lampedusa il ministro spiega che esistono le prove che Gheddafi abbia ordinato: ”mettete sui barconi migliaia di disperati e gettate l’isola nel caos”.

Lo ”strappo” tra Berlusconi e Gheddafi è stato ”terribile”: il premier considerava Gheddafi un amico e poi l’ha visto uccidere donne e bambini”, ha detto Frattini ad Avvenire. All”’amarezza” è subentrato lo ”sdegno”, spiega Frattini che ieri, insieme a Berlusconi, ha incontrato a Milano il primo ministro del Consiglio transitorio libico, Mahmoud Jibril. Un uomo che non esita a definire ”di valore, una persona pulita, lontana anni luce dalle corruttele del vecchio regime”. ”Lo strappo è stato terribile: l’amicizia si è trasformata in rabbia”, osserva ancora il titolare della Farnesina descrivendo ciò che sente oggi Berlusconi nei confronti dell’ex amico di Tripoli.