Gb, capo forze armate. Colpire più duramente la Libia o rischio di stallo

Il generale David Richards

LONDRA, GRAN BRETAGNA – Il capo delle forze armate britanniche , generale David Richards, ha avvertito che la Nato deve ampliare l’area dei bombardamenti in Libia o rischiare di fallire nel tentativo di destituire il colonnello Muammar Gheddafi, a quanto riferisce il Daily Telegraph.

Gli aerei Nato, col mandato delle Nazioni Unite allo scopo di proteggere i civili, sono riusciti a bloccare l’avanzata delle truppe del Rais verso le roccaforti dei ribelli, ma il collasso del suo regime, sollecitato da molti governi occidentali, non è avvenuto.

Dopo una serie di bombardamenti su Bab al-Aziziyah, il rifugio di Gheddafi a Tripoli, il Rais ha deriso l’alleanza militare occidentale affermando in una trasmissione radio che si trova in un posto dove la Nato non può raggiungerlo. Il generale Richards ha dichiarato che la campagna militare contro le forze di Gheddafi è stata finora ”un significativo successo”, ma che per sbarazzarsi del colonnello occorre fare di più.

”Se non lo facciamo adesso il rischio è che nonostante il conflitto Gheddafi rimanga aggrappato al potere e che si perpetui una situazione di stallo” ha detto il generale Richards, che ha aggiunto: ”Attualmente la Nato non sta attaccando le infrastrutture della Libia, ma se vogliamo incrementare la pressione su Gheddafi dobbiamo considerare seriamente la possibilità di ampliare il nostro raggio di intervento”.

L’incertezza riguardante il conflitto libico rappresenta un dilemma per i governi occidentali. Essi si trovano di fronte ad elettori impazienti che vogliono risultati rapidi e soprattutto evitare il rischio di prolungati conflitti come in Iraq e Afghanistan.

Un risultato inconcludente dell’operazione contro Gheddafi limiterebbe quasi certamente le esportazioni di petrolio libico, tenendo alti i prezzi sul mercato mondiale, e spingerebbe altre migliaia di persone a rischiare la morte nell’attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’Europa.

Ma le esortazioni del generale Richards a colpire più duramente e su più vasta scala comportano un rischio. Precedenti campagne di bombardamenti Nato, specialmente nel Kosovo alla fine degli anni novanta, hanno dimostrato che la maggiore aggressività degli attacchi comportano il rischio di far aumentare le vittime civili.

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