Libia, Gran Bretagna: "Dopo la guerra non sciogliere le forze di sicurezza di Gheddafi"

LONDRA, 28 GIU – Un gruppo di esperti guidato dalla Gran Bretagna e incaricato di valutare gli scenari della Libia del dopo-conflitto ha raccomandato che le forze di sicurezza di Muammar Gheddafi non vengano smantellate nel caso di una vittoria degli insorti, evitando cosi' l'errore fatto dopo la guerra in Iraq.

Lo ha dichiarato oggi Andrew Mitchell, ministro britannico per lo Sviluppo internazionale, aggiungendo che le Nazioni Unite stanno esaminando la possibilita' di inviare forze di mantenimento della pace disarmate in Libia una volta terminato il conflitto.

Per quanto riguarda le forze di sicurezza, ha detto Mitchell in una conferenza stampa, ''la lezione e' di non ripetere l'errore compiuto in Iraq''. ''Una delle prime cose che dovrebbero accadere una volta caduta Tripoli – ha aggiunto – e' che qualcuno dovrebbe telefonare all'ex capo della polizia e dirgli che e' in carica e deve assicurare la sicurezza e l'incolumita' della gente di Tripoli''. Il team internazionale guidato dalla Gran Bretagna e appoggiato da Stati Uniti, Italia, Danimarca, Turchia, Australia e Canada, ha trascorso diverse settimane nella Libia orientale sotto il controllo degli insorti per valutare le necessita' del Paese una volta finito il conflitto, e prevedendo che Gheddafi venga rovesciato.

Il gruppo ha preparato un rapporto, inviato ieri al Consiglio nazionale di transizione libico (Cnt) e sara' presentato alla prossima riunione del gruppo di contatto sulla Libia, prevista a Istanbul il 15 luglio prossimo.

Il testo di 50 pagine, che non e' stato ancora reso pubblico, e' stato anche inviato alle Nazioni Unite, secondo quanto reso noto da Mitchell.

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