Libia. L'Unione Europea chiede le dimissioni di Gheddafi "senza ulteriori indugi"

BRUXELLES – L’Unione europea si sta attivando per pianificare il post-Gheddafi in Libia ed ha esortato il leader libico a dimettersi ”senza ulteriori indugi”. Lo ha detto alla Reuters il portavoce dell’Alto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza Catherine Ashton.

Il suo ufficio annuncia, a breve, un comunicato stampa sulla situazione in Libia. Riunioni sono in corso.

”Ci sembra di essere testimoni degli ultimi momenti del regime di Gheddafi e chiediamo a Gheddafi di dimettersi senza ulteriori ritardi ed evitare ulteriori spargimenti di sangue”, ha affermato il portavoce Michael Mann, aggiungendo che l’Ue sta lavorando per pianificare il post-Gheddafi e valutando le possibilita’ di assistenza.

”Stiamo assistendo agli ultimi momenti del regime di Gheddafi”. Lo ha affermato l’Alto rappresentante per la Politica estera Ue Catherine Ashton, sottolineando che ”oggi la Libia sta entrando in una nuova era”. ”Invito Gheddafi a dimettersi senza ulteriori ritardi ed evitare ulteriori spargimenti di sangue”, ha aggiunto Ashton in un comunicato stampa.

”Chiedo al Consiglio nazionale di transizione e alle forze di opposizione di garantire la protezione dei civili, di rispettare pienamente i diritti umani internazionali e ad agire con responsabilita’ nell’interesse del mantenimento della pace e della stabilita’ in tutto il Paese”, ha aggiunto Ashton.

”Oggi la Libia sta entrando in una nuova era. Saluto il coraggio di coloro che hanno lottato per rendere possibile tutto questo”, ha sottolineato ancora l’Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza. ”E ‘giunto il momento di avviare un processo di transizione verso una nuova Libia, nella quale siano pienamente rispettati i principi democratici, la giustizia e i diritti umani”. Secondo Ashton, ”i prossimi mesi e anni metteranno alla prova l’intraprendenza e la determinazione del popolo libico”.

”Non ho dubbi – ha concluso l’Alto rappresentante Ue – che sara’ all’altezza di questa sfida e ci sara’ unita’ nell’assicurare che la Libia prenda il suo posto nella comunita’ internazionale in quanto Stato prospero, stabile e democratico”. ”Da parte sua l’Unione europea – ha sottolineato ancora Ashton – continuera’ ad offrire il suo supporto e restera’ fortemente impegnata a favore del popolo libico”.

Il governo tedesco accoglie ”positivamente cio’ che sta avvenendo in queste ore” in Libia: il Paese e’ a un ”punto di svolta”, tuttavia ”si combatte ancora e percio’ Gheddafi dovrebbe prontamente andarsene, in quanto ogni minuto in piu’ che resta costa sangue e ulteriori vittime”. Lo ha detto oggi il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert, commentando gli sviluppi della situazione in Libia.

”Il governo tedesco si augura che la Libia si avvii il piu’ in fretta possibile verso una ristrutturazione pacifica anche a livello politico a morale – ha aggiunto -. La Germania e’ pronta a supportare questo processo pacifico e democratico”.

Per la liberta’ del popolo libico e’ ”un momento storico”. E’ quanto sottolineano in una nota congiunta i presidenti della Commissione europea, Jose’ Manuel Barroso, e del Consiglio europeo, Herman van Rompuy, evidenziando che gli sforzi congiunti dei ribelli, della Nato e di numerosi Paesi dell’Ue stanno determinando la fine del regime di Gheddafi.

Barroso e van Rompuy rivolgono quindi un pressante invito a Gheddafi ad andarsene, ad evitare ulteriori bagni di sangue e ad accettare la volonta’ del suo popolo. ”La strada e’ ora aperta per la liberta’ e l’autodeterminazione” della Libia.

L’Unione europea continuera’ a sostenere il Paese nel processo di transizione democratica e di ristrutturazione economica. ”Gli ultimi sviluppi in Libia – si legge ancora nella nota – danno nuovo impulso alla primavera araba. Il cammino delle popolazioni della regione verso la liberta’ continuera’ e l’Unione europea sara’ al loro fianco per sostenerne le aspirazioni democratiche”.

Intanto il governo tedesco ritiene che la scelta di non intervenire militarmente in Libia ”sia stata giusta”:come riferito oggi dal portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert. Nonostante questo, ha proseguito, l’appoggio della Germania per i ribelli ”non era da mettere in dubbio – ha proseguito il portavoce -: noi, infatti, siamo sempre dalla parte di chi combatte per ottenere la liberta’ e ora supportiamo un processo di sviluppo pacifico, nel rispetto della democrazia e dei diritti umani”.

Le sanzioni decise dall’Unione europea contro il regime di Gheddafi ”restano per il momento in atto”. Lo ha detto il portavoce dell’Alto rappresentante Ue, Catherine Ashton.    ”Siamo pronti a fare dei cambiamenti se le condizioni lo permetteranno – ha spiegato il portavoce Michael Mann durante il briefing quotidiano per la stampa -, la situazione nell’area e’ in costante evoluzione, ma per ora le sanzioni restano in atto”.

Le misure europee hanno colpito complessivamente 49 compagnie, sei autorita’ portuali e 39 persone compreso Gheddafi e la sua famiglia.

La Commissione europea e’ pronta a sostenere le nuove autorita’ nel processo di democratizzazione in Libia e sottolinea la necessita’ che siano indette al piu’ presto elezioni libere. Lo ha detto il portavoce dello stesso esecutivo Ue, Olivier Bailly, puntando l’attenzione anche sullo sviluppo nel paese africano post-Gheddafi di un’amministrazione e di un sistema giudiziario efficaci, di una societa’ civile e di media liberi, cosi’ come di una riforma del sistema di sicurezza.

L’Unione europea e’ pronta inoltre a fare la sua parte nel sostegno della politica economica libica per aiutare il rilancio del Paese, ha aggiunto il portavoce.   La Commissione, che ha gia’ aperto un ufficio a Bengasi, conta di aprire in futuro una delegazione a Tripoli, ”non appena la situazione lo consentira”’.

ull’evoluzione della situazione in Libia potrebbe tenersi a breve una riunione dei rappresentanti dei 27 Stati membri dell’Ue. L’incontro straordinario non e’ stato escluso dal portavoce dell’Alto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza Catherine Ashton, rinviando tuttavia al pomeriggio per una conferma o meno.    Il portavoce ha riferito che ci sono costanti contatti in corso tra l’Alto rappresentante Ue e i responsabili degli Stati membri sugli ultimi sviluppi in Libia.

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