Uccidere Gheddafi è l’obiettivo della missione Nato, rivela ammiraglio Usa

L'ammiraglio Samuel Locklear

WASHINGTON, STATI UNITI – Un ammiraglio di alto livello americano ha rivelato ad un deputato del congresso di Washington che le forze Nato si sono prefisse l’obiettivo di uccidere il colonnello libico Muammar Gheddafi, e che truppe Nato verranno inviate in Libia dopo la sua dipartita, a quanto rivela il sito The Cable.

E’ stato il membro del comitato della camera per i servizi armati, il repubblicano Mike Turner, ad informare il sito che l’ammiraglio Samuel Locklear, comandante delle operazioni congiunte della Nato a Napoli, gli ha detto dell’intenzione dell’alleanza di uccidere il Rais. Locklear ha anche detto che un contingente di truppe dovrà essere inviato in Libia per garantire la stabilità del Paese dopo la caduta di Gheddafi.

Turner, fin dall’inizio contrario alla missione Nato in Libia, ha citato Locklear, secondo il quale ”l’autorizzazione delle Nazioni Unite ha tre obiettivi: blocco navale, no fly zone e protezione dei civili, e lo scopo della protezione dei civili è interpretato come l’autorizzazione a rimuovere la catena di comando delle forze di Gheddafi, il che include Gheddafi stesso”.

Le dichiarazioni di Locklear riportate da Turner, scrive The Cable, contraddicono la posizione del presidente Barack Obama, il quale continua a dire che l’obiettivo finale della missione Nato in Libia non è un cambiamento di regime. Al che Locklear ha replicato che ”se si rimuove Gheddafi si determina anche un cambio di regime”.

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