Libia, Prodi: “Io e Gheddafi: un rapporto dignitoso, senza show”

Romano Prodi

ROMA – ”La lentezza con la quale l’attuale governo ha reagito ai disordini è la conferma dell’intreccio di legami e interessi che si sono venuti a creare. Un errore, perché la violenza va condannata sempre e subito”. E’ quanto afferma l’ex premier Romano Prodi in un’intervista al Corriere della Sera, in cui parla di ”differenza antropologica” tra lui e il premier Berlusconi.

Per Prodi ”il problema è di dignità”. ”Nelle relazioni tra Paesi è fondamentale il modo in cui si gestiscono i rapporti, occorrono equilibrio e reciproco rispetto. Tra me e Gheddafi non c’è mai stato servilismo. E invece – dichiara il professore – il mio successore è sempre andato oltre, ha cercato lo spettacolo, lo show, ha blandito il rais…”.

”E’ nell’interesse dell’Italia avere buoni rapporti con tutti i Paesi del Mediterraneo”, prosegue Prodi. ”Ma esiste anche un altro aspetto altrettanto importante: lo stile”. Prodi, che nel 2004 sdoganò Gheddafi di fronte all’Europa, si dice non pentito di quella decisione, che ”ha contribuito a svelenire il clima dell’area nordafricana”, sottolinea che adesso il punto è realizzare una politica ”che guardi all’intero Mediterraneo e su questo occorre uno sforzo bipartisan”.

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