Libia, Frattini: “Nessun sostegno a Gheddafi dopo quello che ha fatto”. La Russa: “Recupereremo tutti gli italiani”

Pubblicato il 25 Febbraio 2011 - 10:45 OLTRE 6 MESI FA

BERLINO – ”Noi non possiamo sapere che cosa accadrà, però è chiaro che chi ha compiuto questi atti così orribili non può essere evidentemente in nessun modo sostenuto dalla comunità internazionale e quindi neanche dall’Italia, ovviamente”: lo ha detto a Berlino il ministro degli Esteri, Franco Frattini, a chi gli chiedeva se l’Italia è disposta ad appoggiare un altro eventuale governo libico guidato dal colonnello Gheddafi o dai suoi sostenitori.

”L’Italia, ha aggiunto Frattini, condivide l’opzione della adozione di sanzioni personali e patrimoniali mirate che dovessero essere proposte a livello europeo”. ”L’Unione europea sta lavorando a livello tecnico su un pacchetto di proposte, sanzioni mirate di tipo personale e patrimoniale, che possano essere una risposta immediata a queste violenze”, ha detto Frattini, sottolineando che ”ovviamente l’Italia condividerà” questo pacchetto. ”Io proporrò con altri colleghi a Ginevra che le Nazioni Unite chiedano con immediatezza una missione di ispezione internazionale indipendente, sotto l’egida dell’Onu, e di monitoraggio sul terreno in Libia come risposta del Comitato dei diritti umani delle Nazioni Unite”, ha aggiunto il ministro. Queste, ha spiegato, ”sono due azioni direi concrete di emergenza”.

L’Italia e la Germania hanno sottolineato la ”necessità” di garantire la protezione di tutti i cittadini Ue che si trovano ancora in Libia. ”In primo luogo ho ribadito, insieme al ministro Guido Westerwelle – ha detto Frattini dopo l’incontro -, la necessità di assicurare la protezione dei connazionali, e anzitutto di tutti i cittadini dell’Unione europea, che si trovano ancora sul territorio libico”. ”Ci sono le notizie sul rientro in Italia di oltre 1.100 italiani – ha ricordato Frattini -. Oggi vi è un altro gruppo di circa 200 italiani che speriamo possa rientrare già in giornata. Vi sono delle navi italiane al porto di Misurata”.

Anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha ribadito la priorità del rientro degli italiani in Libia. “Abbiamo notizia che nel sud est della Libia ci sono italiani che hanno finito i viveri: li recupereremo”. Lo ha detto a Sky tg 24 il ministro. ”Abbiamo già predisposto l’intervento militare per raggiungere i nostri connazionali – ha proseguito il ministro – e attendo solo il via libera della Farnesina. Non voglio, infatti, decidere da solo. La mia prima preoccupazione – ha concluso – e’ il recupero di tutti gli italiani che si trovano in quelle zone”.