Libia. ”Vincerà Gheddafi”, prevede capo dell’intelligence Usa

Il direttore sei servizi di intellience Usa, James Clapper

WASHINGTON, STATI UNITI – James Clapper, il direttore dei servizi di intelligence statunitensi, ha praticamente contraddetto le valutazioni dell’amministrazione del presidente Barack Omama riguardo alla situazione in Libia dichiarando al Congresso di Washington che alla fine dei conti il colonnello Muammar Gheddafi avrà la meglio sui ribelli che lo stanno combattendo.

La Casa Bianca è corsa subito ai ripari sottolineando che Obama non ritiene affatto che a vincere sarà Gheddafi. Un alto funzionario ha poi ribadito la posizione del presidente  secondo cui il rais ha perso ogni legittimità e che dovrà lasciare il potere. In un aggiornamento ai senatori, Clapper ha rilevato che la macchina militare libica è più potente di quanto si è finora stimato, e che non esistono indicazioni secondo cui Gheddafi si dimetterà ed offrirà una rapida soluzione della crisi.

”Da un punto di vista dell’attrito in atto – ha precisato Clapper – in Libia esiste una situazione di stallo che va e viene, ma credo che a lungo andare sarà Gheddafi a prevalere sulla rivolta contro di lui”.

Nonostante che le affermazioni di Clapper contrastino con quelle presidenziali, Obama non ha mostrato di essere particolarmente irritato, ed anzi il portavoce della Casa Bianca Jay Carney ha tenuto a sottolineare che Obama nutre piena fiducia in Clapper. Tom Donilon, il consigliere per la sicurezza nazionale, ha però rilevato che ”le cose in Medio Oriente, e in Libia in particolare, vanno guardate non in maniera statica ma dinamica, e guardandole in quel modo, al di là delle ristrette valutazioni sugli armamenti e cose del genere, si ottiene un quadro molto differente”.

Con il giudizio espresso da Clapper sul prevedibile esito della crisi libica si è detto d’accordo, tra gli altri, il capo della divisione di intelligence del ministero della Difesa, generale Ronald Burgess, il quale ha rilevato che Clapper non ha divulgato informazioni segrete, limitandosi, nell’esercizio delle sue funzioni, a descrivere la situazione in Libia sulla base dell’evidenza dei fatti.

Gestione cookie