Donna uccisa nel livornese: legata e soffocata sul letto

Un condominio elegante in una zona in cui la maggior parte degli appartamenti viene utilizzata come casa per le vacanze. E’ in una di queste abitazioni di via Gobetti, a Vada, in provincia di Livorno, che è stata uccisa Jessica Karina Lavezzari Munoz, l’ecuadoriana di 35 anni trovata senza vita mercoledì sera.

Il corpo della donna è stato rinvenuto, intorno alle 23.30, dai vigili del fuoco che hanno dovuto sfondare la porta dell’abitazione: la 35enne, riversa sul letto, aveva mani e piedi legati, era a pancia in giù con un pezzo di stoffa della tenda della camera infilato in bocca.

L’allarme era stato dato dalla sua coinquilina che aveva suonato più volte alla porta senza ricevere risposta. Il medico del 118 ha constatato il decesso, poi ha dato l’allarme al 113. La polizia ha trovato la casa, al secondo piano, parzialmente in disordine ed è stato confermato che è sparito del denaro. Tuttavia gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi.

Secondo quanto si è appreso la donna era conosciuta nell’ambiente della prostituzione. Al caso sta indagando la squadra mobile di Livorno insieme agli agenti del commissariato di Rosignano. Jessica Karina era arrivata a Vada una quindicina di giorni fa e aveva preso l’appartamento in affitto, dove sembra esercitasse la sua attività.

Da un primo esame effettuato dall’ufficio immigrazione, per altro, risulterebbe che fosse priva di permesso di soggiorno. Il pm che coordina le indagini, Paola Rizzo, in queste ore sta ascoltando altre donne della comunità sudamericana della zona, ma anche vicini e inquilini, anche se nessuno sembra aver sentito niente di particolare. L’autopsia è stata eseguita dal dottor Luigi Papi, del dipartimento di medicina legale di Pisa, dove si trova il corpo della donna.

L’esame medico, i cui risultati al momento non sono stati resi noti, dovrà dire di più anche sull’ora del decesso, che sarebbe avvenuto nel pomeriggio di mercoledì. E’ certo invece che la vittima ha ricevuto l’ultima chiamata sul cellulare intorno alle 10 di mattina. Oltre all’assoluta mancanza di tracce di sangue, il cadavere non presenta ecchimosi, segno che la donna è stata immobilizzata apparentemente senza altre violenze o colluttazioni.

L’omicidio di Jessica Karina Lavezzari Munoz ricorda quanto successe il 21 ottobre 2008 alla Mazzanta, a Cecina, poco distante da Vada. Felicia Wentel, 43 anni, romena, fu ritrovata in una pozza di sangue nell’appartamento che aveva affittato da appena 10 giorni. Anche lei sarebbe stata una prostituta. In quel caso sembrò più un raptus improvviso di rabbia: fu sufficiente un colpo violento alla testa, la donna morì all’ospedale. Fu poi indagato un imprenditore aretino di 53 anni della provincia di Arezzo. Anche in quel caso a coordinare le indagini, ancora non concluse, era il pm Rizzo.

Gestione cookie