WASHINGTON – Con uno stupro non si resta incinte: la tesi è del deputato repubblicano Todd Akin. Un uomo, appunto. Un ingegnere con studi teologici per diventare pastore, da tempo militante nelle fila del movimento antiabortista.
A poco è servita la presa di distanza del candidato repubblicano Mitt Romney e del suo vice Paul Ryan. L’affermazione ha fatto rapidamente il giro del mondo.
Parlando del “vero stupro” Akin ha detto che “in base a quanto mi hanno detto i medici” le gravidanze causate da violenza sessuale “sono davvero rare”. Non solo: “Se si tratta di un vero stupro il corpo della donna conosce i modi per cercare di fermare la cosa”, di bloccare la gravidanza, insomma. Se questo non avviene “è giusto punire il violentatore ma non il bambino”.
Il Washington Post ricorda che la tesi di Akin è stata in precedenza fatta propria da molti altri politici repubblicani. La credenza che lo stupro non permetta la gravidanza aveva persino portato alla legge britannica del XIII secolo che smentiva l’esistenza di uno stupro se la donna restava incinta. Una tesi fatta propria anche dal movimento antiabortista da lungo tempo seguito da Akin, e promosso dalla Chiesa evangelica.
A differenza dei luoghi comuni medievali riportati in auge dal candidato Repubblicano al seggio di Senatore del Missouri, i dati del Journal of American Obstetrics dicono che ogni anno negli Stati Uniti sono almeno 30mila le gravidanze causate dagli stupri.
Lo stesso presidente Barack Obama è intervenuto chiarendo che “uno stupro è uno stupro” e che “gli esponenti politici, in larga parte uomini, non dovrebbero prendere posizione sulla salute delle donne, ma cercare solo di migliorare la loro vita”.
Romney e Ryan si sono limitati ha dire, con un comunicato, di “non essere d’accordo con Akin” e di non volersi opporre, se eletti, all’aborto in caso di stupro. Ma il quasi pastore conservatore resta candidato in Missouri.
“Le brave persone del Missouri hanno scelto me, e io non lascerò”, ha detto Akin all’ex governatore dell’Arkansas e ora conduttore radiofonico Mike Huckabee. “Penso che adesso ci lasceremo questa cosa alle spalle e, per grazia di dio, vinceremo questa corsa. Per citare il mio vecchio amico John Paul Jones, ‘Non ho ancora iniziato a combattere'”.
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