Lula annulla la visita a Roma: teme le proteste sul caso Battisti

ROMA, 15 GIU – L’ex presidente brasiliano Inacio Lula da Silva ha cancellato la prevista visita a Roma il 24 giugno prossimo, per sostenere il candidato brasiliano alla direzione della Fao, nel timore di contestazioni dopo la liberazione dell’ex terrorista Cesare Battisti.

Paura di contestazioni dopo la recente scarcerazione di Cesare Battisti. Questo avrebbe spinto l’ex presidente brasiliano ad annullare una visita che aveva in programma in occasione della scelta del nuovo segretario generale della Fao. A scriverlo è l’autorevole quotidiano Folha di San Paolo nel giorno in cui il ministro degli Esteri brasiliano Antonio Patriota ha provato di nuovo a smorzare le polemiche, sostenendo che il caso Battisti ”non minaccia i rapporti bilaterali” con l’Italia.

”Posso assicurare di aver raccolto dal ministro degli esteri italiano Franco Frattini un atteggiamento di rispetto nei confronti delle istanze giuridiche brasiliane”, ha sottolineato Patriota riferendo alla commissione esteri della Camera dei deputati a Brasilia il colloquio avuto a Roma lo scorso 20 maggio con Frattini.

Da Roma, però, Frattini aveva poco prima ricordato come a suo avviso l’ex presidente brasiliano avesse commesso ”un gravissimo errore”: l’Italia, ha annunciato il titolare della Farnesina, portera’ al Tribunale Internazionale dell’Aja per il ricorso sul caso ”argomenti giuridici chiari”, uno dei quali è la palese violazione del trattato sull’estradizione firmato dai due paesi nel 1989.

”Chi ha sbagliato è solo ed esclusivamente” Lula, ha aggiunto Frattini, rilevando che entro il 25 giugno sarà depositata la domanda di accesso per il ‘Comitato di conciliazione’ sulla vicenda dell’ex terrorista. Tale passo, ha spiegato, rappresenta la ”precondizione al ricorso al tribunale internazionale dell’Aja”.

Per il momento comunque, Lula avrebbe deciso di sospendere il viaggio che aveva in programma a Roma per la scelta del nuovo segretario generale della Fao, incarico al quale punta tra gli altri l’ex ministro brasiliano JoséGraziano. Cio’, ha precisato il Folha, nel timore di contestazioni dopo il rilascio dell’ex terrorista dal carcere di ‘Papuda’, a Brasilia.    Tale liberazione e’ stata ordinata a seguito di una sentenza del Supremo Tribunal Federal brasiliano, che una settimana fa ha ribadito il ‘no’ all’estradizione in Italia di Battisti deciso lo scorso 31 dicembre da Lula nel suo ultimo giorno alla presidenza del Brasile.

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