Malaysia: nuovo premier Mahathir Mohamad, 92 anni e antisemita. Dopo 60 anni sconfitto partito di governo Malaysia: nuovo premier Mahathir Mohamad, 92 anni e antisemita. Dopo 60 anni sconfitto partito di governo

Malaysia: nuovo premier Mahathir Mohamad, 92 anni e antisemita. Dopo 60 anni sconfitto partito di governo

Malaysia: nuovo premier Mahathir Mohamad, 92 anni e antisemita. Dopo 60 anni sconfitto partito di governo
Malaysia: nuovo premier Mahathir Mohamad, 92 anni e antisemita. Dopo 60 anni sconfitto partito di governo (Foto Ansa)

KUALA LUMPUR – Svolta storica in Malaysia: dopo 60 anni è stato sconfitto il partito di governo, con il trionfo dell’opposizione guidata da Mahathir Mohamad, ex premier di 92 anni diventato il leader di governo più anziano al mondo, [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui, Ladyblitz – Apps on Google Play] e che nei suoi oltre due decenni al potere fino al 2003 ha più volte dimostrato di essere autoritario, nazionalista e convinto antisemita.

Mahathir, la cui coalizione ha ottenuto 113 seggi su 222, è stato nominato premier dal sovrano dalla Malesia, ponendo così fine ai timori di complicazioni nella transizione dopo che il premier uscente Najib Razak aveva usato formule ambigue invece di una chiara ammissione della sconfitta.

Il ritorno al potere dell’arzillo Mahathir, che dimostra 15 anni di meno, è un concentrato di paradossi. Carismatico leader del partito di governo Umno tra il 1981 e il 2003, uno dei principali architetti del sistema di privilegi e agevolazioni alla maggioranza musulmana malay, Mahathir ha sconfitto il suo ex partito alla guida di un‘opposizione multietnica forte del sostegno delle minoranze di origine cinese e indiana. Il regime è stato insomma sconfitto dal suo stesso creatore, senza contare che Najib era stato lanciato in politica proprio da Mahathir.

Un altro paradosso è che la sua candidatura è avvenuta per rinvigorire un’opposizione privata del suo leader Anwar Ibrahim (70 anni), da quattro anni in carcere per sodomia in un caso ampiamente considerato di persecuzione politica. Ma Anwar, ex “delfino” di Mahathir negli anni Novanta, era stato incarcerato una prima volta proprio dal suo mentore. I due hanno accantonato il passato in un’alleanza strategica per sconfiggere Najib. E probabimente, Mahathir lascerà la guida del governo ad Anwar dopo il suo ritorno in libertà previsto a giugno.

Negli ultimi anni, Mahathir era diventato sempre più critico di Najib, invischiato in uno scandalo di corruzione relativo a un fondo sovrano da lui creato. Il giro di vite contro il dissenso e l’appello a valori islamici conservatori hanno dato nuovo slancio a un’opposizione frammentata, e l’arrivo di Mahathir ha portato con sé elettori malay che si sono rivelati decisivi.

In molti vedono nel suo trionfo elettorale una nuova consapevolezza nazionale in un Paese con un passato di profonde divisioni lungo linee etniche. E’ sorprendente però che tale euforia sia dovuta alla vittoria di un dinosauro della politica che perseguitava i suoi oppositori, sminuiva i diritti umani come una preoccupazione dell’Occidente, e che ha ripetutamente calcato la mano sullo stereotipo degli ebrei con l’obiettivo di dominare il mondo.

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