Marò in carcere, India chiama Monti: “No immunità a militari sulle navi”

Pubblicato il 7 Marzo 2012 - 15:38 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il presidente del Consiglio Mario Monti ha avuto un colloquio telefonico con il premier indiano Manmohan Singh: nel corso della conversazione si e’ parlato della vicenda dei due maro’ italiani detenuti in India. E’ quanto apprende l’Ansa da fonti qualificate.

L’India non riconosce l’immunita’ legale dei militari impiegati a bordo delle navi con funzioni anti pirateria ”perche’ l’accordo sui Vdp (Vessel Protection Detachement) non si applica a livello globale”. Lo ha detto oggi all’ANSA una fonte ufficiale del governo indiano. La possibilita’ che i mercantili possano imbarcare dei nuclei militari di Vpd era stata prevista nelle operazioni anti pirateria dell’Unione Europea e della Nato, ”ma non costituisce alcuna base giuridica per l’India” ha precisato la fonte.

Il governo indiano ha quindi ribadito che nel caso dei pescatori uccisi ”si applicano le leggi indiane”. Prendendo atto delle differenze esistenti tra i due Paesi in merito alla giurisdizione internazionale, ”sara’ il tribunale competente a decidere” e ”qualsiasi sara’ il verdetto lo rispetteremo”. ‘Abbiamo piena fiducia nella completa imparzialita’ e indipendenza del nostro sistema giudiziario”. Lo ha detto oggi all’ANSA una fonte ufficiale del governo indiano sul caso dei maro’ italiani arrestati.