Usa: il regista Michael Moore si candida a diventare il nuovo capo staff di Obama

Michael Moore

Michael Moore, il regista simbolo della sinistra americana, si candida a rimpiazzare Rahm Emanuel alla Casa Bianca, come capo di gabinetto di Barack Obama. Del resto Moore e’ un vecchio amico di Rahm, visto che il fratello Ari Emanuel e’ il suo agente da decenni. Un’autocandidatura che ha il sapore della boutade, ma dal chiaro significato politico. E’ stato infatti lo stesso regista di ‘Bowling for Colombine’ a dirsi disponibile inviando una lettera aperta pubblicata sul suo sito direttamente al presidente americano. Un modo per chiedere ancora una volta a Obama di mantenere fede ai suoi impegni elettorali, cambiare passo e virare a sinistra la barra del governo.

”So che stai cercando qualcuno al suo posto – ha scritto Moore – e umilmente mi faccio avanti. Sono pronto a venire a Washington a farla finita con tutta quella confusione che c’e’ attorno a te. Posso lavorare per un dollaro l’anno. E soprattutto posso aiutarti a fare quello che gli americani ti hanno mandato a fare alla Casa Bianca, quando ti hanno eletto. Non ho bisogno di molto, mi basta una branda negli scantinati della Casa Bianca. Per te sono pronto a svegliarmi alle cinque di mattina, sette giorni a settimana. E, facendo ginnastica assieme , ti diro’ all’infinito e tu ripeterai dopo di me: ”Sono stato eletto dal popolo americano, non dai repubblicani. Ora sono al comando. Se agli americani non piace quello che faccio possono darmi un calcio nel sedere e cacciarmi nel 2012”.

Quindi Moore lamenta il fatto che Obama abbia cercato troppo spesso la collaborazione dei repubblicani. ”Hai teso loro molte volte la mano ricevendo sempre dei no. Ora – ironizza il regista – se vuoi veramente uno spirito bipartisan continua cosi’, e vedrai che a novembre vinceranno i repubblicani”. L’analisi di Moore e’ severa: ”Dopo un anno e mezzo di governo, non abbiamo la copertura sanitaria totale, l’impegno militare in Afghanistan e’ aumentato e decine di migliaia di americani continuano a perdere il loro lavoro. Alla maggior parte di noi – prosegue Moore – non basta piu’ aver cacciato Bush. Ora, i democratici avranno una botta elettorale di dimensioni bibliche se le cose non cambieranno subito. Altrimenti, con il Congresso in mano a repubblicani e democratici moderati di bipartisan ci sara’ la richiesta di impeachment contro di te, con l’accusa di essere socialista e nato in Kenya”.

”Allora, Barack – conclude la lettera – che ne dici? Come lo vedi, tu e io insieme contro tutto il mondo. Yes we can, potrebbe essere divertente, e magari potremmo fare qualcosa di importante. In fondo, cosa abbiamo da perdere? La speranza? Tuo Michael”.

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