Usa, Midterm. I 29 spot contro la Cina colpevole della crisi economica

Pubblicato il 11 Ottobre 2010 - 10:05 OLTRE 6 MESI FA

Tutti contro Pechino. Per catturare il voto di un elettorato sempre più afflitto dalla crisi economica, tantissimi candidati, di entrambi i partiti, stanno addebitando alla Cina le difficoltà in cui versa l’economia americana. Come nota il “New York Times”, negli ultimi giorni, a tre settimane dal voto di medio-termine, almeno 29 spot di altrettanti candidati, puntano l’indice contro il Paese più popoloso al mondo.

In queste pubblicità, spesso si accusano i propri avversari di essere stati troppo deboli con le autorità cinesi, un atteggiamento che ha provocato, a loro dire, la sofferenza degli americani. Nello spot di Zack Space, un candidato democratico dell’Ohio, si attacca il repubblicano Bob Gibbs, per aver sostenuto le politiche neoliberiste che hanno trasferito in Cina molte catene produttive che prima erano in Ohio.

Stessa storia, a parti rovesciate, in West Virginia, dove il repubblicano Spike Maynard attacca in uno spot il suo avversario, Nick Rahall, per aver votato una legge grazie alla quale sono stati creati dei posti di lavoro in Cina e non negli States. Infine il leader della maggioranza al Senato, Harry Reid, che ha accusato la repubblicana Sharron Angle, di essere ”la migliore amica dei lavoratori stranieri”, per aver approvato in passato ingenti delocalizzazioni dagli Usa all’Oriente.