Minacce Isis dietro al divieto di pc e tablet sugli aerei per Usa e Gb

Minacce Isis dietro al divieto di pc e tablet sugli aerei per Usa e Gb
Minacce Isis dietro al divieto di pc e tablet sugli aerei per Usa e Gb

WASHINGTON – Stati Uniti e Regno Unito temono un nuovo attacco dai cieli come l’11 settembre, questa volta firmato Isis? Ci sarebbe questa paura dietro la decisione di vietare pc e tablet sui voli diretti negli Stati Uniti (oltre che nel Regno Unito e forse presto anche in Canada e Australia) e provenienti da dieci aeroporti di otto Paesi a maggioranza musulmana. Lo riferisce la Abc, che cita fonti del governo americano secondo le quali le informazioni raccolte quest’anno dall’intelligence sulla possibile presenza di esplosivi all’interno dei device sono ritenute “credibili” da Washington.

Lo stesso allarme è stato riferito dalla Cnn, che ha però puntato il dito contro al Qaeda, che secondo l’emittente all news avrebbe perfezionato tecniche per nascondere esplosivo nelle batterie dei dispositivi elettronici. La stessa Cnn riferisce che le informazioni di intelligence ottenute ”indicano che i gruppi terroristici continuano ad avere nel mirino l‘aviazione commerciale’‘ e che il bando non è una ”mossa politica”, a differenza dei bandi ai cittadini di alcuni Paesi a maggioranza musulmana emanati dal presidente americano Donald Trump e al momento sospesi dalla magistratura.

I PAESI COINVOLTI NEL DIVIETO – Il numero dei Paesi interessati varia da 8 a 12, a seconda dei media americani. Tra questi ci sono sicuramente Arabia Saudita e Giordania, due alleati degli Stati Uniti. E la notizia era stata anticipata proprio da un tweet della compagnia aerea giordana Royal Jordanian Airlines volto ad informare i suoi passeggeri che il provvedimento avrà effetti sui suoi voli verso New York, Chicago, Detroit e Montreal. I sauditi hanno ammonito delle conseguenze sulle tratte da Riad e Gedda.

CHE COSA PREVEDE IL DIVIETO – Nello specifico il divieto americano prevede che debbano viaggiare nel bagaglio in stiva tutti gli apparecchi elettronici che superano le dimensioni di un cellulare, comprese le macchine fotografiche. Dal bando sono esclusi, oltre agli smartphone, anche le apparecchiature mediche.

IL DIVIETO BRITANNICO – Emerge poi qualche differenza nei dettagli con la decisione confermata dal governo britannico, presa dalla premier Theresa May in seguito ad una serie di incontri sulla sicurezza nei voli e dopo contatti con gli americani per comprendere a fondo la loro posizione. Differenza che riguarda i voli diretti verso il Regno Unito in arrivo da Turchia, Libano, Giordania, Egitto, Tunisia e Arabia Saudita. Ovvero un numero inferiore di Paesi rispetto a quelli indicati da Washington. Alcuni aeroporti contemplati nel divieto americano (Abu Dhabi e Dubai, Doha, Kuwait City e Casablanca) non sono invece interessati dalle restrizioni previste dalle autorità britanniche.

Il bando britannico riguarda in tutto 14 compagnie aeree, di queste sei di base sia negli Stati Uniti sia nel Regno Unito. Si tratta quindi di British Airways, EasyJet, Jet2.com, Monarch, Thomas Cook, Thomson, Turkish Airlines, Pegasus Airways, Atlas-Global Airlines, Middle East Airlines, Egyptair, Royal Jordanian, Tunis Air e Saudia.

Non mancano le perplessità sollevate da alcuni dei partner degli Stati Uniti interessati dal divieto, come i sauditi, che hanno ammonito circa le conseguenze sulle tratte da Riad e Gedda, e come la Turchia, che ha già fatto sapere di essere in contatto con le autorità americane per rivedere, o alleggerire, il provvedimento per i voli in partenza da Istanbul.

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