Corea del Nord. Nuovo missile per ribadire sua potenza militare

SHANGHAI, CINA –  Potrebbe essere lanciato tra una decina di giorni un missile a lunga gittata dalla Corea del Nord, il secondo in meno di un anno. L’annuncio, dato dall’agenzia KCNA (Korea Central News Agency) e che ha scatenato le proteste di Seul, parla di una data compresa tra il 10 e il 22 dicembre per il lancio di un razzo che accompagnera’ nello spazio un satellite per osservazioni scientifiche, anche se gli analisti temono che si tratti del test di un missile con possibile capacita’ nucleare.

E le reazioni non si sono fatte attendere. Secondo la portavoce del Dipartimento di Stato, Victoria Nuland, si tratta di ”una grave provocazione che minaccia la pace e la sicurezza della regione”. Nuland ha quindi ricordato che ”ogni uso da parte della Corea del Nord della tecnologia legata ai missili balistici rappresenta una violazione diretta della risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu”. Anche il ministro degli esteri della Corea del Sud, condannando l’iniziativa, ha parlato di un ” grave atto provocatorio” contrario alle risoluzioni delle Nazioni Unite.

Il fatto poi che il lancio del missile coinciderebbe con il periodo delle elezioni presidenziali in Corea del Sud, potrebbe significare, secondo Seul, che anche utilizzando questo strumento, la Corea del Nord voglia tentare di destabilizzare la situazione nella penisola coreana. Dopo l’annuncio, il Giappone ha rinviato colloqui con i nordcoreani che dovevano svolgersi la prossima settimana a Pechino. Ma la scelta di Pyongyang della data pare dettata dal primo anniversario dell’ascesa al potere di Kim Jong-Un dopo la morte del padre Kim Jong-Il.

Questo di dicembre sarebbe (con il missile Unha, che in coreano significa galassia e che dovrebbe avere un raggio di azione di circa 2200 chilometri) il secondo lancio di un missile a lunga gittata di Pyongyang. Il primo infatti venne lanciato nello scorso mese di aprile, ma si risolse in un fallimento. Secondo gli osservatori internazionali. Dopo il lancio disastroso di aprile ci sarebbero stati altri due tentativi. Ora immagini satellitari hanno mostrato attivita’ febbrili nella base Sohae Satellite Launching Station, ai confini con la Cina. Sono pochi quelli che credono alle intenzioni pacifiche della Nordcorea.  Stati Uniti e Corea del Sud soprattutto temono che il lancio possa celare altre volonta’ e in particolare possa nascondere il progetto di testare un missile capace di trasportare testate nucleari.

In base a quanto stabilito dalle risoluzioni dell’Onu, alla Nord Corea non e’ consentito effettuare test missilistici o test collegati ad attivita’ nucleari. Lo scorso 13 aprile il lancio del satellite Kwangmyongsong-3 (”stella splendente’) falli’. Il vettore si disintegro’ dopo pochi minuti dal lancio, cadendo poi nel mar giallo orientale a circa 150 chilometri dalla costa di Seoul. Anche il quel caso dura fu la condanna di Stati Uniti e Corea del Sud, che parlarono di ”minacce alla stabilita’ della regione”.

La Casa Bianca annuncio’ il blocco degli aiuti alimentari a Pyongyang. Secondo alcuni osservatori, la Corea del Nord ha una capacita’ di almeno un migliaio di missili, alcuni con capacita’ nucleare e di diversa gittata capaci di colpire i paesi limitrofi e anche gli Usa. Molti di questi missili sarebbero arrivati dall’Egitto.

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