La promessa di Israele all’Onu: “Mai più fosforo bianco sui civili”

Ban Ki-moon

Limitare, se non addirittura abolire, l’uso di munizioni e di granate fumogene contenenti fosforo bianco, causa di gravi ustioni, in aree densamente popolate da civili, e prevedere sempre la presenza di un ufficiale per la protezione dei civili nelle aree di combattimento, al fianco delle truppe: sono alcune misure che Tzahal (le forze armate israeliane) si è impegnato ad adottare in un rapporto che Israele ha inviato al segretario generale dell’ Onu Ban Ki-moon.

Il documento è stato diffuso dal ministero degli Esteri, in risposta al rapporto della commissione dell’Onu presieduta dal giudice sudafricano Richard Goldstone, che aveva accusato Hamas e, in modo particolare, Israele di crimini di guerra durante l’operazione Piombo Fuso, l’offensiva lanciata dallo stato ebraico contro Hamas a Gaza, tra dicembre 2008 e gennaio 2009.

In seguito al rapporto Goldstone l’ Assemblea Generale dell’ Onu aveva chiesto a Israele e a Hamas di investigare le accuse di crimini di guerra. Israele aveva respinto le accuse e si era rifiutato di collaborare con la commissione Goldstone, ritenendola pregiudizialmente a suo sfavore. Nel documento israeliano, reso noto oggi, si afferma ora che ”le forze armate hanno attuato modifiche operative negli ordini e nella dottrina di combattimento che hanno il fine di ridurre ancora di più in futuro le vittime civili e i danni alle proprietà di civili” in situazioni di conflitto.

In particolare, ”viene sottolineato che la protezione dei civili nella guerriglia urbana è parte integrale della missione dei comandanti”. L’ufficiale per le questioni umanitari che affiancherà le truppe ”dovrà consigliare gli ufficiali e educare i soldati per quanto riguarda la protezione dei civili, delle loro proprietà e infrastrutture; dovrà pure programmare l’assistenza umanitaria, coordinare i movimenti (di aiuti) umanitari e documentare le misure di salvaguardia umanitaria adottate dall’esercito”.

Israele afferma inoltre che le indagini finora condotte sull’operazione Piombo Fuso hanno portato all’apertura di 47 inchieste criminali in merito a asseriti cattivi comportamenti di militari. Alcune di queste inchieste hanno portato poi a incriminazioni di soldati. Procedimenti disciplinari inoltre sono stati adottati nei confronti di alcuni ufficiali di alto grado.

Arthur Lenk, capo del dipartimento per il diritto internazionale del ministero degli esteri, ha detto che ”le modifiche apportate sono il frutto delle lezioni apprese in passato”. Anche l’ Autorità palestinese ha trasmesso un suo rapporto a Ban Ki-moon, il cui contenuto non è noto. L’Autorità non ha però alcun potere a Gaza ed è perciò incapace di investigare il comportamento di Hamas.

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